Da Fagnano a Londra premiato come miglior sommelier d’Inghilterra

Un premio importante, la responsabilità di essere uno degli “ambasciatori” del buon gusto italiano all’estero e le origini ben piantate in provincia di Varese: Vincenzo Arnese, 28enne di Fagnano Olona, si è conquistato un prestigioso riconoscimento aggiudicandosi il primo posto al Bellavita Expo di Londra come miglior Uk sommelier.

Vi hanno partecipato una selezione di 40 sommelier, poi ridotti ad una rosa di 8 ed infine di tre, dove a spuntarla è stato proprio il 28enne fagnanese che si è aggiudicato lo scalino più alto del podio nella finale del 19 luglio.

Arnese è giovane ma vanta già un’esperienza invidiabile, tipica di quei giovani che forti delle proprie passioni si rimboccano le maniche e sono pronti a tutto per farle fiorire. Lui è partito dal vino, con la curiosità giusta di chi si avvicina al mondo dell’enologia. Nel 2010 è diventato sommelier AIS proprio con la delegazione della Provincia di Varese, un riconoscimento delle sue coptenze che è stato una rampa di lancio.

Raccolte le sue esperienze Vincenzo ha poi deciso di partire: ha lavorato in ristoranti in Svizzera, in Inghilterra e in Australia. E ora è assistente sommelier al famosissimo Dinner by Heston Blumenthal, all’interno del Mandarin Oriental che si affaccia su Hyde Park a Londra. Un posticino di “poche” pretese: due stelle Michelin, settimo posto tra i 50 migliori ristanti al mondo secondo la più importante classifica stilata da S.Pellegrino, un capo chef tra i più famosi al mondo. E Vincenzo che fa la sua parte con la sua esperienza in vino, da ora riconosciuta come miglior sommelier d’Inghilterra dall’expo Bellavita.

«Sinceramente non me lo aspettavo – racconta Vincenzo -, io mi ero avvicinato al premio per curiosità e invece è stata una bellissima esperienza». Alla base di tutta la sua attività c’è la sua passione per il vino che lo ha portato all’estero: «non ho mai lavorato in Italia – racconta Vincenzo -, e in realtà è stata una scelta legata soprattutto alla voglia di viaggiare per conoscere più vini possibili. In Italia sia a livello di distribuzione che di ristorazione prevale molto la tendenza ad esaltare i vini italiani, tra l’altro giustamente perché sono tra i migliori, però a me piace l’idea di conoscere e sperimentare i vini da ogni parte del mondo. E in questo città come Londra, New York e Melbourne sono imbattibili: nel mio ristorante ci sono vini praticamente da ogni parte del mondo e ho la possibilità anche di andarli a conoscere e provare».

Tra i tavoli del Dinner di Blumenthal passano grandi vini: «i gusti che incontro – racconta Vincenzo – apprezzano soprattutto il taglio bordolese ma vanno tantissimo anche i grandi supetuscan e i Barolo, inoltre sempre di più comunque si riescono di introdurre prodotti sempre più particolari, soprattutto tra gli Champagne». Arnese, ovviamente, per ora non pensa di muoversi da dove si trova anche se torna spesso per visitare la famiglia e per aggiornarsi e a breve farà un giro tra le cantine di Barolo.

Per chiudere gli abbiamo chiesto di consigliarci tre vini, abbordabili per tutte le tasche, da scegliere quest’anno tra le cantine italiane. Ecco la sua top tre:

– Eruzione 1614, Plantea, Nerello Mascalese
– Gewürztraminer 2014, Hofstätter
– La Spinetta, passito Oro 2005, Piemotne