“I venegonesi non vogliono chiudere il passaggio a livello”
Oltre il 90 per cento delle persone che hanno risposto al sondaggio dicono che non vogliono la chiusura del passaggio a livello vicino alla stazione
Oltre il 90 per cento delle persone che hanno risposto al sondaggio dicono che non vogliono la chiusura del passaggio a livello vicino alla stazione. L’iniziativa popolare è stata proposta dalle forze di opposizione che hanno diffuso tra i commercianti del paese una serie di volantini con una semplice domanda: Volete la chiusura del passaggio a livello di via Baracca? «Sulle centinaia di risposte che ci sono giunte – spiega il consigliere comunale del Partito Democratico, Mariolina Ciantia – il 90 per cento è contrario a questa iniziativa».
Ma andiamo con ordine. Da anni si parla a Venegono della costruzione di un sottopassaggio ferroviario da parte di Ferrovie Nord. Questo deve essere realizzato in via Montenero, ma non sono ancora partiti i lavori. La realizzazione di tale infrastruttura prevedeva, negli accordi con il comune di Venegono, la chiusura del passaggio a livello di via De Gasperi, zona più periferica rispetto a via Baracca.
«Quando ero in carica io come sindaco Ferrovie Nord aveva fatto anche a noi la richiesta di chiudere il passaggio a livello della stazione, ma avevamo detto di no – spiega la Ciantia -. Ora l’amministrazione Crespi pare abbia detto di sì a un nuovo accordo che prevede la chiusura di entrambi i passaggi a livello. Il tutto senza comunicare nulla al paese: i cittadini non sanno nulla di questo provvedimento. Anche noi consiglieri di opposizione siamo venuti a saperlo solo perché durante una riunione dei capigruppo ne abbiamo fatto richiesta. Ma i cittadini devono essere informati».
Nelle prossime settimane saranno quindi raccolti tutti i risultati del sondaggio e i consiglieri di opposizione valuteranno come muoversi: «I lavori non sono ancora partiti – spiega la Ciantia -, penseremo a come muoverci: se richiedendo un referendum popolare come previsto dallo statuto del comune, oppure avviando una formale petizione».
Duro il commento della Ciantia sull’operato dell’amministrazione guidata da Ambrogio Crespi: «Sono allo sbando, non comunicano nulla ai cittadini, nemmeno della rottura dei rapporti con Venegono Inferiore per la gestione della piattaforma ecologica. Sono tutte cose che non vengono comunicate nemmeno a noi consiglieri di opposizione, come il ritiro delle deleghe a due assessori. Voci che veniamo a sapere e di cui chiediamo conferma. Ma non è così che dovrebbe funzionare la macchina comunale. Non mi interessano le loro beghe politiche, ma i cittadini hanno il diritto di essere informati».
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E’ meglio che l’ex sindaco Ciantia pensi ai disastri combinati dalla sua fin troppo lunga gestione: la memoria, mi sembra, si accorcia facilmente. E questo lo dico nonostante l’attuale amministrazione sia ben al di sotto di ogni minimo sindacale