La direzione dello Zero: “Non giudicateci per un video”

La direzione dello Zero risponde alle polemiche dopo la vicenda del bagno dei giocatori del Milan: "Nessuno ha notato la faccia eccitata dei bambini che si avvicinavano ai propri idoli"

zero

Ha sollevato un putiferio la vicenda del bagno dei giocatori del Milan nelle acque dello Zero Village ad Olgiate Olona. L’allontanamento momentaneo dei clienti dalla piscina per permettere ai campioni rossoneri di tuffarsi ha generato una valanga di polemiche alle quali, in serata, la direzione del centro ha risposto con una nota pubblicata sulla loro pagina Facebook. Ecco il messaggio integrale

Questa mattina siamo stati invasi da telefonate,messaggi e mail in cui ci richiedevano spiegazioni di quello che è successo ieri pomeriggio presso il nostro centro e di cui non voglio nemmeno parlare dettagliatamente poiché non è una cosa premeditata né che si voglia usare per pubblicità o altro. Chi ne è coinvolto sa di cosa parliamo.

Dico solo che chi non era presente (forse il 99% di quelli che hanno scritto) non può permettersi di giudicare un video di 1 minuto e 26 secondi. E’ come vedere 5 minuti di un film a metà pellicola…non capiremmo né l’inizio né la fine. Immaginate di vedere i 2 minuti della scena del film Ghost quando uccidono Patrick Swayze:forse vi sembrerebbe un thriller..o un film d’azione…mentre è un film d’amore. La cosa triste di tutto questo è il seguito che c’è stato …il parlare e sparlare senza sapere..e, leggendo la chat, gli scambi di insulti gratuiti che ci sono stati tra i vari avventori delle varie fazioni “colorate”. In versione ridotta..questo è più o meno quello che avviene negli stadi…:ci si accanisce verso un colore solo perché non è il proprio,perdendosi il bello dello sport e degli insegnamenti che dovrebbe dare.

Qualsiasi “colore” sarebbe entrato in piscina avrebbe generato lo stesso, ma i nomi degli avventori interessati sarebbero stati tutti diversi…! tutto questo..è veramente molto triste. Eppure nessuno ha notato la faccia eccitata dei bambini che si avvicinavano ai propri “idoli” o anche solo perchè li hanno visti in tv ..per fare foto…all’oscuro che un domani anche loro si ritroveranno a far parte di questo cerchio ormai viziato e sporcato irrimediabilmente.

La direzione

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Luglio 2015
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    Il silenzio sarebbe stato migliore. Io non sono frequentatore di piscine, non mi interesso di calcio e non me ne frega niente di prostrarmi come uno schiavo quando passa un giocatore.
    So solo che se fossi stato allontanato per permettere a dei milionari di pucciare i piedini mi sarebbero girati enormemente i cosiddetti.
    Perchè non è per far felici i bambini (pretesto quantomeno discutibile) ma è semplicemente non sentirisi e non far sentire i propri clienti come cittadini di serie B ogni qual volta questi “geni” del pallone si inventano queste trovate pubblicitarie.

  2. Lalli
    Scritto da Lalli

    Certo… il resto del film cos’era? La restituzione dei soldi ai “poveretti”?
    Perché questo era… 11 ragazzotti che tirano calci ad un pallone (e non è una questione di bandiera calcistica… che discorso ridicolo!!!) mettono in un angolo persone che hanno regolarmente pagato il biglietto per poter godere della piscina e del resto e invece… no…. costretti in pochi metri quadrati, come le scimmie allo zoo, per lasciar nuotare in santa pace i divi.
    Ma per favore… che razza di giustificazioni volete dare?
    Potevano entrare, farsi il loro bagno e non dar fastidio a nessuno.

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