La GAMeC rende omaggio a Palma Il Vecchio con opere da tutto il mondo
Una mostra ripercorre la produzione artistica dell’artista lombardo con capolavori provenenti da Musei italiani e stranieri
C’è tempo ancora fino a questa domenica 12 luglio per visitare a Bergamo la bella mostra su uno dei protagonisti della pittura del primo Cinquecento veneziano, Jacopo Negretti detto “Palma il Vecchio”. Una decina di sale per presentare alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea qualche decina di splendidi dipinti dell’artista originario della Val Brembana, provenienti da alcuni dei più importanti musei e collezioni del mondo.
Nato a Serina, a pochi chilometri da San Pellegrino Terme, attorno al 1480, di questo artista di rilievo non ci sono moltissime notizie biografiche accertate, tanto è vero che per risalire all’origine bergamasca si è dovuto far leva sulle notizie fornite da un suo altrettanto celebre pronipote. L’omonimo Jacopo Negretti detto “Palma il Giovane” infatti, che nacque qualche decennio dopo a Venezia, riferì in vita dell’origine bergamasca della propria famiglia. Poco si sa, secondo quanto riferisce nel suo scritto Barbara Maria Savy, ricercatrice dell’Università di Padova che è fonte principale del mio scrivere, a proposito delle ragioni del trasferimento a Venezia del bergamasco: non è però difficile immaginare che un giovane di talento potesse sognare di recarsi nella Serenissima per imparare il mestiere.
La data di nascita è stata invece ricavata dal celebre volume di Giorgio Vasari “Vite dei più eccellenti pittori, scultori ed architetti” (1550), il quale riferisce di una morte avvenuta a 48 anni nell’estate del 1528. Biograficamente si sa poco altro, se non che ebbe rapporti continuativi durante la vita con il paese natio di Serina, convalidati anche dalla presenza in loco del “Polittico della Presentazione della Vergine”, un meraviglioso tributo affettivo alla Patria, in questi giorni esposto alla GAMeC, dalla Chiesa di Santa Maria Annunciata.
Palma potrebbe essere stato a bottega da Giovanni Bellini, o comunque vicino a giovani artisti come Vittore Carpaccio e Andrea Previtali. L’artista maturo sarebbe invece più vicino a Tiziano Vecellio.
Notizie della lunghissima opera di Palma il Vecchio sono in ogni caso presenti sostanzialmente in ogni prestigioso angolo del pianeta. Tra i più bei segni dell’arte del maestro a Bergamo ci sono almeno due dipinti dall’Hermitage: una “Madonna con Bambino” (1514) ed un “Ritratto d’uomo con i guanti” (1518), quest’ultimo a mio giudizio persino più fine e seducente del celebre dipinto de “La Bella”, che a Bergamo gli è stato affiancato e che proviene dal Museo Thyssen di Madrid.
Dagli Uffizi è giunto un bellissimo “Ritratto incompiuto di donna” (1514), tavola interessante perché posizionata in modo da far vedere che sul retro si trova un simmetrico ritratto di figura maschile, successivamente lasciato come una sorta di ‘lato B’ dell’opera.
L’ “Adorazione del Pastore” (1521 ca), dove va notato soprattutto il dettaglio del viso, viene dal Louvre, ma i due pezzi più splendidi sono forse quelli di provenienza dai castelli britannici: abbastanza nota, e facilmente riconoscibile cercandola sul web, a Bergamo c’è “La suonatrice di liuto” dalla Collezione del Duca di Northumberland nel Castello di Alnwick. Meno nota, ma è un dipinto davvero a quattro stelle, alla GAMeC fino a domenica c’è una “Madonna con il Bambino tra i santi Girolamo, Giustina, Orsola e Bernardino da Siena” (1526 ca) dalla collezione del Penrhyn Castle di Bangor.
In Italia, non solo perché oggi esposto a Bergamo, è giusto segnalare la “Madonna in trono con i Santi Elena, Pietro, Matteo e Giovanni Battista” (1513) dalla Chiesa di S. Elena Imperatrice in Zerman (Tv). Il recente lavoro della Savy poi, reso pubblico da Treccani, segnala Palma il Vecchio anche a Berlino, Francoforte, Dresda, Edimburgo, Poznan, alla National Gallery di Londra ed al Philadelphia Museum of Art.
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea
via San Tomaso 53 – Bergamo
Tel: 035 270272
www.gamec.it
Orari: dal martedì alla domenica : dalle 10 alle 19
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