Soddisfatto il sindacato: accordo che difende l’occupazione

I partecipanti al tavolo parlano di giornata importante. Preoccupazione per l’indotto: “Daremo risposte a fronte delle incertezze occupazionali”

whirlpool

L’accordo con Whirlpool c’era già, il disegno era da tempo tratteggiato ma oggi al tavolo del Governo è stato messo nero su bianco e firmato. Traspare ottimismo dall’ambiente sindacale per la sigla di oggi che dovrà essere oggetto di consultazione fra i lavoratori nei giorni 13 e 14 luglio.

In pratica il 75% di tutti gli investimenti su ricerca e sviluppo di tutta l’area Emea saranno concentrati in Italia; il testo dovrà contenere un quadro a cui seguiranno accordi applicativi in sede locale e nazionale con ammortizzatori sociali che a partire dai contratti di solidarietà, escludano generazione di esuberi strutturali.

L’accordo contiene la specifica delle missioni industriali e degli assetti occupazionali di tutti i siti e degli incentivi per esodi o trasferimenti volontari in cui abbiamo ottenuto per gli esodi l’incremento degli importi e le garanzie per i lavoratori che prevedono per coloro che utilizzeranno mobilità o Naspi per il successivo aggancio alla pensione avranno un’integrazione salariale tale da non avere perdite di retribuzione dall’interruzione del rapporto di lavoro all’accesso alla pensione. Cancellati i 2060 licenziamenti, ci saranno solo esodi volontari.

«Oggi abbiamo firmato accordo importante che premia due mesi di lotta che han convinto a retromarcia americani. Il nuovo piano industriale da bollettino di guerra diventa vero piano di rilancio» ha commentato Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl.

«Abbiamo appena firmato l’ipotesi di accordo quadro Whirlpool a cui seguiranno intese locali su ammortizzatori sociali e che contiene garanzie sul piano industriale 2015-2018. Entro ottobre inizierà la fase di consultazione sindacale e la fusione dei due gruppi si prevede di completarla entro metà 2016. Il piano prevede missioni industriali per tutti i siti, attraverso l’insourcing di attività, la crescita di 650.000 pezzi dei volumi prodotti in Italia.
Abbiamo impedito la chiusura di Carinaro che ripartirà con 320 lavoratori e in cui verrà concentrato il polo Emea per accessori e ricambi per tutti i prodotti per i mercati UE, Africa e Medio Oriente. L’azienda investita inoltre 2mln€ per la reindustrializzazione del sito di Teverola su cui ci sono già due offerte di acquisizione»

Per Stefania Filetti, segretaria varesina della Fiom Cgil «oggi è stata una giornata importante perché siamo arrivati alla firma conclusiva dell’assetto del piano industriale. Dall’ultimo incontro ad oggi sono stati prodotti testi sugli impegni compresi nei vari incontri. Si tratta di un accordo difensivo che protegge occupazione e produzioni. Incalzeremo l’azienda affinché quanto sottoscritto venga attuato e confermato. Fino alla fine del 2018 vi sarà molto lavoro da fare».

E a livello locale? La decisione di spostare il polo ricambi a Carinaro sta destando preoccupazioni per l’indotto: cosa farete? «In ambito locale partiranno gli ammortizzatori sociali. Per la provincia di Varese, ad esempio, in merito alla parte impiegatizia ci sarà il contratto di solidarietà a Cassinetta e Comerio».
«Sull’indotto – conclude la sindacalista – Fiom sarà presente sul territorio per trovare risposte e dare soluzioni qualora questo piano dovesse produrre incertezze occupazionali sul territorio. L’abbiamo sempre fatto per tutte le aziende dell’indotto Whirlpool. Questa volta sarà ancora così. Si tenga conto, in merito alla logistica e ai trasporti, che a Cassinetta i volumi cresceranno: arriveranno forni di alta gamma e frigoriferi».

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 02 Luglio 2015
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