“Ex Cantoni, serve una commissione ambiente per seguire la bonifica”

Il consigliere comunale del Partito Democratico, Francesco Licata, torna sulla questione della bonifica dell'area Ex Cantoni e su alcune perplessità sull'operazione

Bonifica all'ex cantoni

Il consigliere comunale del Partito Democratico, Francesco Licata, torna sulla questione della bonifica dell’area Ex Cantoni e su alcune perplessità sull’operazione: 

Area ex-Cantoni: alcune considerazioni sulle bonifiche dei terreni.
La Conferenza dei Servizi del 3 luglio scorso ha approvato il piano di bonifica presentato dai proprietari dell’area.
E’ certamente una buona notizia, che lascia tuttavia spazio ad alcune perplessità.
In primo luogo, è stato autorizzato un procedimento in due fasi, per cui i proprietari avranno facoltà di bonificare inizialmente solo la porzione sud del sito, quella in cui, in base al progetto, verrà edificata una struttura commerciale. Ciò vuole dire che se un domani, per un qualsiasi motivo, i proprietari dell’area dovessero rinunciare a proseguire il progetto di ristrutturazione, Saronno si ritroverebbe con un sito per una parte bonificato e ristrutturato, e con la parte restante né bonificata né ristrutturata.

È necessario quindi che l’Amministrazione comunale subordini il rilascio del benestare a costruire nell’area ex-Cantoni, all’assunzione di un impegno vincolante, e accompagnato da una garanzia fideiussoria, da parte della proprietà, a completare l’intervento di bonifica anche nella porzione nord entro un termine stabilito, a prescindere dalla prosecuzione o meno dei lavori di ristrutturazione nel resto dell’area.

In secondo luogo, le analisi condotte negli anni scorsi hanno evidenziato la presenza di sostanze inquinanti nello strato superficiale dei terreni, in porzioni di area molto limitate. L’intervento di bonifica approvato, che consiste nella rimozione dei terreni e nel loro smaltimento, tuttavia potrebbe risultare non completo se, in corso di realizzazione degli scavi per la costruzioni di nuovi edifici dovessero evidenziarsi altre aree inquinate. E’ chiaro che la conoscenza circa lo stato della contaminazione che si può avere con indagini puntuali nell’area, seppur in numero congruo, può essere differente da quanto si va a evidenziare durante gli scavi delle fondazioni degli edifici.

È perciò necessario che il rilascio del certificato di avvenuta bonifica del sito non faccia calare l’attenzione degli Enti di Controllo sul sito ed è auspicabile che vengano effettuati controlli anche nel corso della realizzazione degli scavi per le fondamenta dei nuovi edifici. Se fossero rinvenuti altri terreni contaminati è, infatti, necessario delimitare l’area e procedere alla bonifica anche di tali zone, per evitare il rischio di costruire nuovi edifici su terreni inquinati, come illustrato dal disegno qui sopra. La tutela della salute pubblica della cittadinanza Saronnese deve essere un punto prioritario per l’Amministrazione ed è importante che i controlli siano adeguati a garantire che tutti i soggetti coinvolti lavorino con il medesimo intento e con le accortezze necessarie a proteggere i cittadini.

Sollecitiamo pertanto l’Amministrazione comunale saronnese ad abbandonare l’atteggiamento attendista e passivo adottato fino ad oggi, e ad impegnarsi attivamente per garantire la tutela della salute della cittadinanza.
In questo senso richiederemo, nuovamente e con forza l’istituzione di una commissione ad hoc che si occupi temi ambientali, visti anche i risultati positivi della commissione acqua, perché le commissioni rappresentano un utilissimo strumento a supporto dell’opera amministrativa oltre che un positivo mezzo di partecipazione. Purtroppo ad oggi nessuna commissione è stata istituita, auspichiamo quindi un inversione di tendenza relativamente a questo aspetto pronti a dare il nostro contributo

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Pubblicato il 25 Settembre 2015
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