Cedratese, 30 anni di settore giovanile
Il club fondato a Gallarate nel 1985 ha quasi 200 ragazzi e tanta voglia di crescere. Gli obiettivi? Costruire altre squadre e nuove tribune intorno al campo

Avevano appena smesso di giocare, ma non riuscivano proprio a immaginare una vita senza calcio. Così nel 1985 quattro pionieri dettero vita alla Polisportiva Cedratese. L’idea dei fondatori Massimo Bossi, Vito Fortunato, Giorgio Scandroglio e Gianluigi ‘Jackie’ Daniele era quella di creare un punto di riferimento sportivo e ricreativo nel rione Cedrate di Gallarate.
Dopo 30 anni la Cedratese è diventata qualcosa di più. Da Polisportiva, dove si praticavano oltre al calcio anche il ciclismo e la pallamano, oggi è una società di puro settore giovanile con 200 ragazzi, un’organizzazione meticolosa e grandi progetti per crescere ancora.
Gianluigi Daniele era tra i padri fondatori e oggi è direttore generale e responsabile tecnico del club biancoceleste. «Dopo 25 anni da allenatore era giusto passare dietro la scrivania» dice. Ma la passione e la tenacia sono le stesse di quando sedeva in panchina. «Non abbiamo le risorse e le strutture di altre società – spiega Daniele – ma da noi i ragazzi trovano un ambiente organizzato e allenatori preparatissimi. Possiamo contare anche sulla collaborazione di Luigi Sessolo, fisioterapista della Primavera dell’Inter. L’orgoglio è il nostro centro sportivo, che a detta di molti è il più bello di Gallarate».
Il quartier generale della Cedratese conta un campo a 11, un campo a 9, uno a 7, due a 5 (dei quali uno in sintetico) e una palestra. Grazie al contributo del Comune inoltre sono stati ristrutturati gli spogliatoi, che oggi possono ospitare quattro squadre contemporaneamente e sono dotati di lavanderia, magazzino e sala medica. Le squadre invece sono dieci, una per ogni categoria, dai Piccoli Amici agli Allievi. «L’idea per il futuro è di allestire anche Juniores e prima squadra – dice Daniele – e vorremmo installare delle tribune. Intanto ci godiamo i nostri giovani». Proprio in questi giorni si svolgono le fasi finali del torneo “Cedro d’oro”, riservato alla categoria Pulcini 3° anno. Una competizione interregionale con 24 squadre provenienti da Lombardia e Piemonte, che vede anche la partecipazione di società professionistiche come Inter e Como (che giocano con i ragazzi più piccoli di un anno).
Un fiore all’occhiello che diventa anche una vetrina per i baby calciatori. «In tanti vengono a vederli, fino a pochi anni fa avevamo una collaborazione con Milan e Pro Patria, mentre oggi siamo molto attivi con l’Inter. Se qualche ragazzo ha delle qualità difficilmente un osservatore attento se lo lascia scappare». Dalla Cedratese è partita la carriera di Marco Esposito, ex difensore di Bari, Chievo e Ancona; e qui Gennaro Gattuso e Luigi Riccio (oggi allenatore e vice del Pisa in Lega Pro) hanno fatto tirare i primi calci ai propri figli. L’ex arbitro di serie A Salvatore Racalbuto viene spesso ad allenarsi nei campi di via Montesanto e ha regalato decine di gagliardetti al club biancoceleste.
In un clima così sereno le uniche persone difficili da tenere a bada sono… i genitori. «Alcuni riversano troppe aspettative sui figli – dice il dg – dovrebbero lasciarli più tranquilli. D’altra parte nessuno ha il campione fatto in casa e nel settore giovanile il divertimento viene prima di tutto».
FIGLI DI UN GOL MINORE – Tutte le storie della nostra rubrica sul “pallone nascosto”
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