La pittura della Belle Époque al Butterfly Institute Fine Art
Alla scoperta della sede espositiva specializzata, in particolare in pittura della Belle Époque ed in grandi maestri europei tra Otto e Novecento, soprattutto macchiaioli
Un piccolo gioiello tra le gallerie d’arte luganesi, poco conosciuto al grande pubblico perché sufficientemente lontano dal centro della cittadina sul Ceresio che pur si trova a cinque minuti d’auto, nonché aperto su appuntamento ed al mattino dal lunedì al venerdì, è la galleria del Butterfly Institute Fine Art. E’ un posto facile da trovare se lo si cerca, perché è giusto all’uscita Lugano-Sud dell’autostrada, a destra sul rettilineo che porta al Lago ed a duecento metri dalle acque di quest’ultimo.
Come altre importanti sedi espositive luganesi, più note perché più centrali, questa è una galleria specializzata, in particolare in pittura della Belle Époque ed in grandi maestri europei tra Otto e Novecento, soprattutto macchiaioli. La specializzazione non deve tuttavia trarre in inganno perché in questa sala, tutto sommato abbastanza piccola e dalle pareti semitrasparenti, si può capire bene come nell’arte, ed in pittura in particolare, può essere enorme la distanza tra ciò che è veramente molto conosciuto e ciò che è veramente molto bello.
Qui anche, a colloquio con la gentilissima dott.ssa Elisa Larese, assistente del direttore Prof. Panconi, si comprende di trovarsi in un luogo ambito dai collezionisti più esigenti, tempio per i seguaci dell’edonismo, non sempre avvezzi a chiedere il prezzo delle cose, se non come ultimo dettaglio. Si capisce qui la ricchezza di Lugano, che anche artisticamente parlando è spesso uno scrigno nascosto nelle abitazioni anonime, quando non in luoghi ancora più sicuri.
E’ questa una lezione ed al tempo stesso un invito per coloro che pensano, magari con accento toscano, che a nord di Chiasso e Gaggiolo ci sia deserto.
Rimane poi la grande gentilezza dell’esperta intelligente, che rende quest’arte fruibile a tutti i curiosi, anche a coloro che vogliono semplicemente sentirsi sussurrare il prezzo di un’opera che già sanno di non poter mai acquistare, perché del tutto al di fuori dei propri mezzi. Rimane infine, per chi ha la sensiblità, la possibilità reale di vedere gratuitamente autentici pezzi da museo, per i quali non di rado si paga il biglietto in esposizioni di livello internazionale.
Il dipinto definito il più prezioso, tra quelli presenti da Buttefly in questi giorni, è “Combs la Ville”, un olio su tela del 1873 di Telemaco Signorini (1835-1901), tra i massimi espononenti e teorici della corrente fiorentina dei Macchiaioli. Il dipinto fa parte delle opere della prima maturità dell’artista quando, dopo aver partecipato come garibaldino alla campagna del 1859, egli ebbe un periodo girovago, soggiornando prima a La Spezia con Cabianca e Banti, poi a Parigi a contatto con gli artisti della Scuola di Barbizon, i quali costituirono una importante lezione sul paesaggio, ben raccolta dal successivo movimento impressionista. Più precisamente il dipinto appartiene alla produzione seguente al 1868, quando Signorini soggiornò a lungo in Francia, Scozia ed Inghilterra, riscontrando un notevole successo artistico.
Un po’ meno noto, ma anch’egli importante ed influenzato sia dalla Barbizon che dai macchiaioli, nonché dai preraffaelliti, a Lugano c’è il pittore e patriota romano Nino Costa (1826-1903), che difese con Giuseppe Mazzini la Repubblica del 1849. Il suo dipinto è un bel nudo di donna.
Molto meno noti sono il fiorentino Alessandro Rontini (1854-1933), allievo di Pietro Saltini, ed il belga Gustave de Jonghe (1829-1893), tipico pittore della Belle Époque che fu erede artistico del più noto e per la verità più longevo connazionale Alfred Stevens nella Parigi di fine Ottocento. Straordinarie a Lugano la tela di de Jonghe “Amore materno” (1865) e quella di Rontini intitolata “Il primo bacio”, bellissima quest’ultima anche per il soggetto finemente morboso che rappresenta.
Antonio di Biase
Butterfly Institute Fine Art
Viale Cattori 5/A
Lugano
Tel: +41 91 682 62 22
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30.
Pomeriggi e festivi sempre volentieri aperti su prenotazione.
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