Egitto, rientrati i primi italiani in vacanza sul Mar Rosso

Tranquilli e affatto preoccupati, sono rientrati nella notte i primi turisti dall'Egitto. Le indagini sull'aereo precipitato parlano insistemente di scoppio in volo

malpensa apertura passeggeri

Sono tornati i primi italiani rimpatriati dai luoghi di vacanza in Egitto. I voli da Sharm el Sheikh e Marsa Alam, i paradisi del Mar Rosso messi in discussione dal pericolo terroristico: sono infatti sempre più consistenti le prove che portano a pensare ad uno scoppio in volo sull’aereo russo precipitato lo scorso sabato.

Un primo aereo è atterrato poco dopo l’una di notte all’aeroporto di Fiumicino, altri sono arrivati a Malpensa dopo uno scalo all’aeroporto Luton di Londra.

Sorridenti, rilassati per nulla infastiditi dai controlli di sicurezza a cui si sono dovuti sottoporre prima della partenza dall’aeroporto di Sharm el Sheikh, sono apparsi così i turisti italiani rientrati nella notte a Roma dal Mar Rosso. “La presenza dell’Esercito in aeroporto, dove non c’è assolutamente una situazione di caos, è stata discreta – dice Marino Collaccini, di Roma – ed i controlli, molto accurati, ma per nulla invasivi, a livello psicologico hanno avuto l’effetto di un calmante. Siamo infatti partiti più sereni e tranquilli. In buona sostanza si è trattato di un doppio controllo del bagaglio, con il riconoscimento in pista della valigia prima dell’imbarco nella stiva dell’aereo”. Dello stesso parere anche altri passeggeri. “Ci hanno chiesto di verificare se il nostro bagaglio, sia quello da stiva che quello a mano, era rimasto integro così come l’avevamo preparato prima di raggiungere l’aeroporto – spiega Serenella Zizza, di Civitavecchia, rientrata a Roma con il marito Gianfranco Coppa dopo una vacanza di una settimana a Marsa Alam -. In aggiunta a questo, prima di salire a bordo, ogni passeggero è stato ulteriormente controllato con il metal detector dalla testa ai piedi”. I nostri connazionali non nascondono comunque una certa tensione provata alla notizia del disastro dell’Airbus russo nel Sinai, arrivata proprio mentre si trovavano in vacanza sul Mar Rosso. “Non posso dire che sia stato un brutto soggiorno, ma non l’abbiamo certamente vissuto nel migliore dei modi – afferma Valentina Petrucco, di Roma -. Siamo sempre rimasti in contatto con amici e parenti in Italia, sicuramente più preoccupati di noi”. “Ammetto – conclude Patrucco – di essere stata particolarmente agitata al momento della partenza da Sharm, soprattutto per i controlli di sicurezza che, però, non ho trovato così impeccabili. Secondo me dovrebbero essere ancora più scrupolosi”.

Da RaiNews

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Novembre 2015
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