Galloway comanda il blitz biancorosso

MORETTI – Nel dopo partita l’allenatore della Openjobmetis esprime grande – e giusta soddisfazione per il risultato raggiunto a Ostenda, su un campo certamente non semplice. “Questa sera abbiamo fatto davvero un’ottima partita – spiega il tecnico toscano – e per questo voglio fare i complimenti ai miei ragazzi. Eravamo anche senza Ukic, assenza di non poco conto, ma chi c’era ha sopperito alla sua mancanza. Roko ha qualche problema fisico alla schiena, ha giocato tante partite una dopo l’altra e aveva bisogno di un po’ di riposo: questo stop lo aiuterà a riprendersi al meglio”

DAVIES 5 – Fa più fatica del previsto contro una squadra che all’andata il pivot aveva messo in difficoltà con la sua doppia dimensione. Stavolta soffre i chili e il mestiere di Boukichou in area e non ha grandi spunti offensivi. Poi i falli fanno il resto: 5 come il voto.

FAYE 6,5 – Non gira più su certi livelli di inizio stagione (quando forse la povertà del contorno faceva risaltare la sua concretezza) ma in Belgio è autore di una partita comunque onorevole in cui è il miglior biancorosso a rimbalzo – un’altra volta – sfiora la doppia cifra e partecipa nel finale al festival delle triple vincenti.

WAYNS 6 – Il match di Ostenda conferma due cose che si presumevano su di lui. Maalik è un buon realizzatore (perché alla fine marca 10 punti in meno di 20′ pur con con alcuni errori), ed è rivedibile sul piano tattico, visto che la sua regia è spesso ferma alla soluzione personale, anche a costo di forzare. Non ci fa strappare i capelli, ma è appena rientrato e comunque trova spunti utili.

CAVALIERO 7 – Parte alla grande, poi va a regime qualche giro più sotto, ma il contributo offerto alla vittoria di Varese resta importante, appena sotto ai migliori in campo. Proficuo al tiro, utile a rimbalzo, ottimo in fase di ultimo passaggio (5 assist): è tra le anime della Openjobmetis.

CAMPANI 6,5 – Al solito, va a sbattere in maniera orribile in qualche circostanza, ma ha la pazienza di costruirsi il suo spazio: se non ha gloria vicino a canestro, la trova tre o sei passi più indietro e alla fine chiude a 13 punti. Di cui 5 nel finale mozzafiato.

KUKSIKS 7,5 – Riscatta la prova insolitamente piatta di Trento con una partita fatta di tanto fosforo. Fateci caso: quando Varese è a zona e la palla arriva sul lato presidiato dal lettone, le possibilità di recupero si moltiplicano. Perché Rihards sa stare in campo (vedi anche la voce rimbalzi: 6, senza particolari atletismi) e in attacco è capace di colpire con più soluzioni.

THOMPSON 4,5 – Una tripla appena entrato, poi sparisce di nuovo dal campo e nei minuti in cui è chiamato da Moretti si nota per la sua… assenza. Davvero inconsistente, anche questa volta: i piccoli passi avanti di qualche tempo fa sono già polverizzati.

GALLOWAY 8 – Se il Galloway di Ostenda fosse quello vero, inzieremmo a cospargerci il capo di cenere per averlo giudicato male. Attendiamo le prossime partite; in Belgio però il giovane americano è decisivo, perchè inizia a ragionare di più in regia, a non infilarsi in situazioni di uno contro tutti e perché quando l’attacco si ferma trova sempre uno spunto utile. La sua tripla da 8 metri è i canestro che più di tutti vale la vittoria. Poi commette due idiozie tattiche, ma la palma di MVP era già nelle sue mani.