Sbagliando non si impara: Openjobmetis battuta in Ungheria
I biancorossi (senza Ukic e Faye) replicano la brutta prova di Soedertaelje e si fanno superare anche dal Falco Szombathely. Atteggiamento sbagliato, non basta la rimonta finale

Non contenta delle brutte figure già rimediate in questa prima fase di stagione (Caserta in campionato, Soedertaelje in Coppa le più marchiane) la Openjobmetis ha pensato bene di regalare un’altra delusione ai suoi tifosi. Nella quinta gara di Fiba Europe Cup i biancorossi cadono in Ungheria (75-73) contro il modesto Falco, travolto all’andata sul parquet di Masnago. Ed è una di quelle battute d’arresto che fanno salire la collera perché anche questa volta l’impressione è che Varese avrebbe potuto vincere se fosse stata sempre con la testa nella partita.
E invece, dopo un buon avvio (forse l’unica differenza rispetto alla Svezia) la squadra si è afflosciata, difendendo a intermittenza – e alla fine Szombathely tirerà quasi con il 65% dal campo – e fermandosi spesso in attacco dove Wayns e Galloway hanno pasticciato in regia e Kuksiks ha ammaccato ancora il ferro a ripetizione. Senza Ukic, tenuto a riposo a Varese, e senza l’energia di Faye (stop per la schiena), troppo spesso l’unica opzione sicura è stata dare palla a Davies che ha fatto pentole e coperchi (23+11 e 3 recuperi) salvo sbagliare nel finale un appoggio importantissimo, magari anche per la stanchezza. E così il Falco, dopo la rimonta biancorossa dal -10 ispirata da Cavaliero, ha trovato nel testa a testa finale qualche punticino utile per vincere 75-73, con Wayns murato da Wright sull’ultimo assalto in penetrazione. Con un fallo non sanzionato, ma certi fischi si “guadagnano” nell’atteggiamento con cui si sta in campo, e il Wayns di stasera non aveva da parte nemmeno un grammo di credito.
A questo punto, la classifica del girone assume una fisionomia inattesa: Soedertaelje sale in testa accanto a Ostenda dopo la vittoria sui belgi nello scontro diretto, Varese è terza appaiata a Szombathely. Vediamo se mercoledì prossimo, vista la graduatoria, i giocatori di Moretti eviteranno di prenderla sottogamba. E se con Ukic in campo, l’andamento della partita con i Kings sarà differente, perché altrimenti il primo fallimento definitivo è dietro l’angolo.
PALLA A DUE – Non c’è Ukic, rimasto a casa, ma di fatto non c’è neppure Faye nel complesso biancorosso: il senegalese acciaccato dal mal di schiena non si toglie la tuta e così Moretti manda in quintetto Molinaro accanto a Davies. Al palasport di Szombathely ci sono anche alcuni sostenitori biancorossi, nel tentativo (vano) di spingere la squadra al successo.
LA PARTITA – L’avvio di Varese è buono: accanto alla costante Davies c’è anche la variabile Thompson. Il fratello d’arte segna 6 punti e contribuisce al +8 in avvio, salvo poi tornare nelle nebbie. Wright intanto cresce e al primo intervallo è minimo vantaggio ospite, 21-23. Dopo la pausa breve le due squadre si sorpassano in diverse occasioni prima che le triple di Cavaliero e Campani diano un minibreak (29-34). Che gli ungheresi, però, ribaltano immediatamente con un 7-0 che li porta a condurre all’intervallo, 36-34.
Il Falco consolida subito il vantaggio alla ripresa: passo dopo passo i gialloneri ritoccano a ripetizione il massimo vantaggio che così arriva sino al +10 (56-46, tripla di Hallik) nonostante gli sforzi di Davies, troppo solo in attacco e punito da Wright in difesa. Una bomba di Cavaliero permette di ridurre il passivo alla mezz’ora, 57-52.
IL FINALE – Ma quando ci si attende lo scatto d’orgoglio biancorosso per riaprire subito la partita si rimane delusi: la tripla di Simon vale il 62-52 e i minuti sono sempre meno. A questo punto Cavaliero da fuori e Davies dalla media si prendono la squadra sulle spalle e stavolta il Falco arranca: è già ora della volata e il pivot impatta a quota 68 con canestro e libero aggiuntivo. Poco dopo però (1-2 di Rundles ai liberi) lo stesso Davies divora il sorpasso e Varese deve aggrapparsi – cesto ancora di Rundles nel mezzo – a un pazzesco triplone di Cavaliero, prima che qualcuno faccia fallo (18” alla fine). Poi però Davies manda in lunetta Hallik che non fallisce (75-73), Galloway rischia la palla persa dopo aver fatto passare diversi secondi e Wayns viene murato – irregolarmente – da Wright sull’ultima penetrazione, quella che fa calare il sipario su una nuova delusione biancorossa.
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