La Cooperazione transfrontaliera funziona, in arrivo più fondi
I dati emersi al convegno 'Cooperazione Italia-Svizzera: risultati e prospettive' che si è svolto all'auditorium 'Giovanni Testori' di Palazzo Lombardia
«Regione Lombardia ribadisce, in occasione di questo evento di bilancio della cooperazione transfrontaliera 2007-2013, il suo impegno: anche alla luce dell’approvazione, pochi giorni fa, del Programma fino al 2020, da parte della Commissione europea». L’ha detto l’assessore regionale al Post Expo e Citta’ metropolitana Francesca Brianza, intervenendo al convegno ‘Cooperazione Italia-Svizzera: risultati e prospettive‘ che si è svolto all’auditorium ‘Giovanni Testori’ di Palazzo Lombardia.
L’evento è stato infatti occasione per analizzare i risultati ottenuti dal programma di cooperazione transfrontaliera Italia Svizzera nel periodo 2007-2013 e per l’avvio del nuovo Programma di Cooperazione 2014-2020.
Con i suoi 153 progetti complessivamente finanziati per un ammontare complessivo di 94 milioni di euro e 11 milioni di franchi svizzeri, il programma ha generato ricadute significative su entrambi i versanti transfrontalieri: complessivamente 880 circa sono stati i beneficiari coinvolti tra enti pubblici e privati.
«La programmazione di cui tracciamo un bilancio e che ha visto il coinvolgimento di Interreg ha consentito di finanziare 800 soggetti tra pubblici e privati e 153 progetti – ha confermato infatti l’assessore Brianza – E il nuovo programma di collaborazione vede l’aumento della dotazione finanziaria, che passa dai 100 milioni precedentemente stanziati a 158,4 con attenzione ad assi di azione che vedono il coinvolgimento dei territori proprio a cominciare da quello della competitivita’ delle imprese e della mobilita’ integrata e sostenibile».
«Se una frontiera divide la Lombardia e i Cantoni svizzeri, questa barriera, anche grazie a Interreg, non impedisce ai
nostri territori di avere un’unica voce e una progettualita’ condivisa – ha continuato Brianza – Gli stretti rapporti tra Lombardia e Cantone Ticino hanno portato al raggiungimento di un’intesa quadro e in questa linea rientrano anche il confronto sui frontalieri, quei circa 60.000 lavoratori che, quotidianamente, vanno dalla Lombardia a lavorare nella Confederazione, ma anche la revisione, che sta arrivando a conclusione, degli accordi bilaterali».
All’incontro erano presenti anche Agnes Monfret della Commissione europea DG Regio-Cooperazione transfrontaliera, l’ambasciatore e capo della Direzione della Promozione economica Svizzera Eric Jakob e Francesco Quattrini, delegato del Canton Ticino per i Rapporti transfrontalieri.
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