Cometa in vista, arriva Catalina
Vanni Belli ci spiega l'importanza della nuova stella arrivata vicino alla terra

La cometa C/2013 US10 Catalina, ripresa dagli strumenti dell’Osservatorio Astronomico comunale “G.V. Schiaparelli” di Campo dei Fiori la mattina di domenica 17 gennaio, poco prima dell’alba, nel momento di massimo avvicinamento alla Terra. La cometa è stata scoperta nell’ottobre 2013 dalla ricognizione automatica del Catalina Observatory quando ancora era debolissima; è stata visibile a partire da novembre dello scorso anno nel cielo australe e, dopo essere passata nel punto di massimo avvicinamento al sole il 15 novembre 2015, sta ora transitando nel nostro cielo.
L’immagine mostra la cometa prospetticamente vicina alla galassia M101 nella costellazione dell’Orsa maggiore, di cui sembra più grande e luminosa. In realtà la cometa è miliardi di volte più vicina a noi ed immensamente più piccola della galassia, che contiene miliardi di stelle simili al nostro Sole.
Il nucleo della cometa ha un diametro di pochi chilometri ma l’attività solare riesce a sviluppare una chioma luminosa che ha un diametro reale di oltre 600.000km, pari alla metà del Sole.
La cometa, visibile con telescopi e binocoli specialmente da luoghi bui, ha anche
una tenue coda e continuerà ad essere osservabile nelle prossime settimane, perdendo rapidamente luminosità mentre si allontana dalla Terra e dal Sole. La cartina allegata ne traccia il percorso dei prossimi giorni tra le stelle vicine al polo nord celeste.
Silente messaggera della storia antica del nostro sistema planetario essa è destinata a non transitare più in prossimità della terra e dunque noi siamo gli unici testimoni della sua esistenza: si potrebbe quasi dire che ha accompagnato in questo periodo natalizio il tradizionale cammino dei Magi ed ora, finito il suo compito, se ne torna nell’oblio celeste. A noi non resta che contemplarne il fulgore.
Vanni Belli
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