L’Inps risponde alle proteste dopo il pagamento delle pensioni in “ritardo” di 4 giorni
Pensioni erogate il 4 e il 5 anziche l'1 gennaio. Per il 2016 sarà invece regolare tutti i mesi con eccezione di maggio, ottobre e novembre

“Un ritardo c’è stato ma era annunciato”. L’Inps risponde alle accuse piovute in questi giorni dopo l’erogazione delle pensioni avvenuta il 4 e il 5 gennaio e non, come di consueto, il primo giorno del mese.
“Abbiamo diramato il 24 dicembre il comunicato stampa con il quale è stata reso nota la data di pagamento della rata di pensione del mese di gennaio 2016. Lo stesso comunicato è stato contestualmente pubblicato sul sito Istituzionale”, spiega l’ente previdenziale rispondendo alle proteste per lo slittamento di 4 giorni dei pagamento e le accuse di non averlo comunicato (qui anche il nostro articolo Ndr).
Prosegue poi la nota diffusa dall’Inps:
“L’Inps ha pagato le pensioni il secondo giorno bancabile del mese di gennaio – che è il 4 gennaio per Poste Italiane ed il 5 gennaio per le banche – come previsto da una legge dello Stato (l’articolo 6, comma 1, della legge n. 109 del 2015). L’Inps, le banche e Poste italiane non traggono alcun vantaggio dall’anticipo o dal posticipo delle date di pagamento delle pensioni. Le somme necessarie per il pagamento delle pensioni, infatti, transitano dai conti di tesoreria ai pensionati nello stesso giorno fissato dalla legge per il pagamento delle pensioni, senza che vi sia alcuna giacenza sui conti correnti dell’Istituto, mentre i flussi informativi per l’effettuazione dei pagamenti sono inviati dall’Istituto a Poste Italiane ed alle banche con circa 10 giorni di anticipo rispetto alla data del pagamento: nessuna influenza sugli accrediti, pertanto, è esercitata dal ponte festivo di inizio anno. Non è possibile anticipare il pagamento all’ultimo giorno del mese precedente in quanto le pensioni, a differenza degli stipendi, sono già pagate in anticipo: il pagamento effettuato il 4 e il 5 gennaio è, infatti, relativo alle pensioni di gennaio 2016. Si ricorda, infine, che l’art. 6 della legge 17 luglio 2015, n. 109, che ha permesso di effettuare i pagamenti di tutte le pensioni il primo giorno bancabile di ogni mese, ivi comprese quelle dei dipendenti pubblici e dei pensionati Enpals che fino a giugno 2015 erano pagate infra mese, ha inoltre previsto, anche in relazione alle nuove normative sui pagamenti nell’area euro, che il pagamento delle pensioni, a partire dal 2017, avvenga il secondo giorno bancabile del mese, come avvenuto nel corrente mese di gennaio e non più il primo come avverrà per i restanti mesi del 2016 con eccezione di maggio, ottobre e novembre“.
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