Moretti soddisfatto: “Ma ora serve continuità”

“Solida e intensa, senza troppi picchi negativi”. Paolo Moretti può sorridere negli spogliatoi del PalaMaggiò dopo la seconda vittoria esterna stagionale della sua Openjobmetis, arrivata dopo 40′ di lotta contro Caserta.

«Siamo molto contenti della vittoria perché abbiamo fatto una partita solida ed intensa e perché non abbiamo avuto quei picchi negativi particolari come era successo nelle trasferte precedenti. Certo, non è stata una vittoria senza sofferenza, sia chiaro. Ora abbiamo fatto un passo avanti, ma dobbiamo dare continuità non solo di risultati, ma anche di prestazione, perché in un campionato così equilibrato di passi ne servono tanti, uno dietro l’altro».

«Per il momento però – prosegue Moretti – torniamo a Varese con il massimo bottino ottenuto su un campo estremamente difficile come quello di Caserta, nostra diretta concorrente, e soddisfatti di aver ottenuto un successo lontano da Masnago che ci mancava ormai da tanto tempo. Sono soddisfatto di come i ragazzi hanno interpretato il match, “abusando” del perimetro nel primo tempo ed affidandosi ad incursioni interne nel momento in cui le cose si sono complicate. Credo che i nostri tifosi, per una volta, possano essere orgogliosi di noi».

 P A G E L L E

DAVIES 6 – Zitto zitto, nonostante un avverario più atletico e un problema di falli iniziato presto, il pivot di Moretti arriva anche questa volta in doppia cifra, unico insieme a Wayns. Non una prova da incorniciare, ma il contributo è arrivato.

FAYE 7,5 – Grinta da vendere, mani che diventano di velluto quando decide di tirare da lontano (2/2 da 3 punti). Ma non è la fase realizzativa la migliore specialità: in retroguardia è un martello, torna a dominare a rimbalzo (9) e risulta addirittura il miglior assist-man della squadra.

WAYNS 8,5 – Finalmente una prova da lustrarsi gli occhi da parte di un giocatore biancorosso. L’onore tocca a Maalik, forse stuzzicato dal confronto diretto con un pari ruolo importante come Siva e desideroso di riscattare la serataccia di coppa. Inizia segnando a ripetizione da 3, poi trova gloria anche in penetrazione e sfiora il trentello.

VARANAUSKAS 6,5 – Neppure un tentativo di tiro, ma il lituano è cruciale quando sta sul parquet: ben tre recuperi, perché prevede dove andranno i passaggi avversari, due assist per i compagni.

KANGUR 7,5 – Il Kangur che volevamo, e che probabilmente volevano anche Moretti e i dirigenti quando lo hanno richiamato. Tira poco ma sbaglia pochissimo, dà equilibrio alla squadra, sa quando spendere i falli e quando accettare i cambi difensivi. Solido come una roccia.

FERRERO 6,5 – I minuti accumulati in Europa iniziano a diventare utili anche quando l’esterno deve essere schierato in campionato. Peccato per i troppi errori tra la lunetta e l’arco dei tre punti, ma nel complesso fa bella figura.

KUKSIKS 6 – Primo tempo di grande difficoltà, fors’anche perché uno come lui fatica a ripartire dopo uno stop per infortunio. Meglio nella ripresa (quando invece spesso finisce la benzina) in cui piazza due triple pesanti e dà una gran mano con l’esperienza in difesa.

GALLOWAY 5 – Davvero difficile capire cosa passi per la testa del barba numero 55, in particolare quando inizia a palleggiare sul posto per lunghi secondi. Momenti in cui non produce vantaggio sul difensore e anzi, permette di prendere le misure al suo marcatore. 3/17 al tiro, ma le scelte che fa sono peggio delle percentuali.