Presa la “banda della bassa” specializzata nei furti in azienda
In manette due gallaratesi, un tradatese, un olgiatese, uno di Cavaria con Premezzo e un cittadino albanese fermati con 55mila euro di borse rubate. La polizia sulle loro tracce dal 2012

Due gallaratesi, un tradataese, un olgiatese, uno di Cavaria con Premezzo e un cittadino albanese: sono i sei finiti in manette perché ritenuti responsabili di furti. La banda, in particolare, era specializzata nei colpi ai siti commerciali e industriali.
La loro “attività” si è conclusa domenica 10 gennaio, al termine delle indagini che hanno condotto la squadra mobile della questura e il commissariato di Busto fino a loro. Il sospetto nei loro confronti era già forte, tanto che la polizia aveva previsto il loro ultimo e fatale colpo nel comasco.
Gli agenti li hanno così seguiti e osservati in azione. La banda si era recata a Colverde, nel comasco, per colpire la sede della “Bric’s”, una ditta che produce borse in pelle di pregio. Dopo circa tre ore uno dei ladri è stato visto uscire, prelevato dal complice in auto, e allontanarsi per tornare alla guida di un furgone, con il quale è rientrato nell’azienda. Poco prima di mezzanotte il furgone è poi uscito e tutti i complici si sono distribuiti sulle due vetture, allontanandosi.
A questo punto è scattata la trappola predisposta dalla Polizia. Alcuni agenti hanno bloccato i tre mezzi impedendo ai ladri di fuggire con la refurtiva costituita circa 250 borse di pelle, del valore approssimativo di 55.000 euro, merce direttamente restituita al legittimo proprietario.
Un sopralluogo nella ditta ha poi accertato che i ladri avevano neutralizzato, con schiuma e nastro adesivo, i dispositivi di allarme e che avevano divelto una porta e la recinzione perimetrale. Addosso, oltre ad un piede di porco, sono stati trovati degli scanner, utilizzati per comunicare tra loro senza essere intercettati, mentre i cellulari, dai quali erano state addirittura staccate le batterie, erano stati riposti in un sacco.
I sei ladri, colti in flagrante furto aggravato in concorso, sono già comparsi per la direttissima ieri mattina davanti al Tribunale di Como: tre di loro hanno patteggiato una pena detentiva mentre gli altri tre, con significativi precedenti specifici, sono stati trattenuti in custodia cautelare nel carcere di Como.
Si tratta di una banda composta da soggetti residenti nella provincia di Varese, in particolare A.P. 39 anni di Gallarate, G.N. 47 anni di Cavaria con Premezzo, A.V. 54 anni di Olgiate Olona, F.N. 39 anni di Gallarate, R.B. 43 anni di Tradate e E.B. 32 anni di Gallarate, cittadino albanese e unico straniero del gruppo.
La Polizia era da tempo sulle tracce della banda. Nel novembre del 2012 gli uomini del Commissariato di via Candiani avevano infatti arrestato A.V. e un altro uomo subito dopo che, utilizzando una motrice rubata in provincia di Novara e un rimorchio asportato a Busto Arsizio, avevano consumato un furto in un’azienda di carrelli elevatori a Settimo Milanese. Già allora i poliziotti sapevano che i due arrestati facevano parte di una batteria ben più numerosa e che i loro complici erano riusciti a dileguarsi evitando le manette. Le voci circolanti nell’ambiente, inoltre, avevano indicato il gallaratese A.P., noto come Tony o “Negro”, come il deus ex machina della banda. La pazienza e la perseveranza degli investigatori è quindi stata premiata a distanza di tre anni.
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Quanta amarezza constatare che per oltre 3 anni hanno scorrazzato liberamente.