Dopo il maxi-furto, ora il Comune pensa agli antifurti

Giusto settimana scorsa sembravano mancare i soldi, ma dopo il furto dei computer e le proteste si corre ai ripari. "Studieremo allarmi collegati alla vigilanza"

gallarate scuola scuole via checchi

Un piano per antifurti in tutte le scuole, collegati alla vigilanza. È la risposta dell’amministrazione comunale, dopo il clamoroso furto alle scuole Dante, le elementari del centro, dove i ladri hanno rubato sette computer, di cui alcuni nuovissimi acquistati dai genitori.

La giunta corre ai ripari, però dopo che il danno è fatto. Solo venerdì scorso, giusto alla vigilia del furto, l’incontro tra dirigenti scolastici e dirigenti del Comune si era concluso con un nulla di fatto: pochi soldi per intervenire. «La situazione non è rosea, dobbiamo scegliere tra rifare tetti o mettere antifurto in 30 scuole» sintetizzava l’assessore ai lavori pubblici Danilo Barban, lunedì, commentando l’intrusione alle Dante. L’amministrazione ha investito sulle scuole risorse straordinarie (il caso più eclatante sono le medie di Cedrate, ma manutenzioni si sono fatte in vari edifici), ma i presidi lamentano ancora più di una situazione da risolvere. E proprio sulla sorveglianza degli istituti sono venuti fuori i problemi nell’ombra: va bene non investire nell’immediato, ma ha fatto effetto scoprire che in due scuole (Ronchi e Moriggia) gli impianti antifurto ci sono ma sono rotti da uno/due anni.

Sia come sia, adesso l’amministrazione pare intenzionata a muoversi, dopo l’ultimo imbarazzante caso. «La giunta in conferenza dirigenti martedì ha deciso di dare incarico all’ingegner capo del Comune per uno studio per la messa in sicurezza scuole ed edifici pubblici, con allarmi collegati alla vigilanza» ha spiegato il sindaco Edoardo Guenzani. Di fronte ai furti (anche solo alle macchinette del caffè, per rubare monetine) e alle effrazioni in scuole e palestre(di poche settimane fa l’allarme lanciato dalla squadra di basket di Ronchi, gli Ayers Rock), il sindaco promette che non lesineranno fondi per mettere in sicurezza gli edifici.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 24 Febbraio 2016
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