Varese Sport Commission: l’apprezzamento e la disponibilità del sindaco Farioli
Di seguito il testo della lettera che il sindaco Farioli ha inviato ieri a Mauro Temperelli e a Renato Scapolan, segretario generale e presidente della Camera di Commercio di Varese, in merito al progetto della Varese Sport Commission

Di seguito il testo della lettera che il sindaco Farioli ha inviato ieri a Mauro Temperelli e a Renato Scapolan, segretario generale e presidente della Camera di Commercio di Varese, in merito al progetto della Varese Sport Commission.
“Caro Mauro, leggo con piacere della felice iniziativa promossa dalla Camera di Commercio Industria e Artigianato tesa a lanciare la Varese Sport Commission. Come tu ben sai e come del resto ben conosce anche il presidente Scapolan, linea guida di tutto l’operato dei mandati amministrativi che ho avuto l’onere e l’onore di coordinare è stata e continua a essere il costituire a tutti i livelli reti tra loro interconnesse, ai fini dello sviluppo consapevole e sostenibile del territorio in una concreta e percepibile strategia di insieme.
Così pure i notevolissimi sforzi, anche economici, ma prevalentemente di metodo, dì approccio e di natura culturale hanno fatto in modo che, sia nel settore dello sport, che in quello della cultura e degli eventi pubblici, il primum movens fosse sempre quello di una ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse ai fini di uno sviluppo economico e territoriale. In una parola, o in una sintesi se preferisci, non solo per sport e non solo per divertimento, approfondimento o superficiale appagamento culturale. A maggior ragione in un momento come questo, desidero non limitarmi a far giungere il mio apprezzamento, ma anche a chiedere un incontro per approfondire progetti, partnership, impegni, sia per lo sport, sia per la cultura, nella consapevolezza che ciò, non solo per accezione suggestiva o retorica, è elemento fondante di un ritorno economico e sociale da non sottovalutare. Non ti sarà di certo sfuggita la perorazione a suo tempo giunta dal sottoscritto per consentire che anche l’offerta culturale, oltre che sportiva e di spettacoli, fosse in grado di costituire una comunità consapevole di costruire futuro e benessere e non solo di tutelare con nostalgia un passato glorioso. E non ti sarà certo sfuggito come sia per gli impianti sportivi (piscina di via Manara, palazzetto Unendo Yamamay, campus del judo, palestra di boxe, palaghiaccio ed altro) sia per l’aspetto culturale (basti citare qui il sistema cinema, la rete della Film Commission, la fondazione con cinema e teatro e la rete con le scuole superiori), l’impegno è stato coerentemente perseguito con l’apertura e la disponibilità che ciascun attore ha avuto modo di apprezzare.
Rimango in attesa per un approfondimento certamente foriero di progettualità concreta e sostenibile”.
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