Accusati di rubare droga in tribunale, 3 indagati

Un dipendente del tribunale, la figlia e il genero: il giallo di un panetto di cocaina sparito

Telos, manifestazione davanti al tribunale (inserita in galleria)

Accuse al padre, alla figlia e anche al genero: il primo avrebbe rubato oggetti di valore e anche droga dall’ufficio corpi di reato del tribunale di Varese dove lavorava, i secondi avrebbero detenuto 60 grammi di cocaina, derivati da un panetto che il padre (e suocero) avrebbe trafugato dal medesimo ufficio.

Si è chiusa con un colpo di scena l’indagine carico di Bruno Malpetti, dipendente del Palazzo di giustizia di Varese arrestato lo scorso maggio, perchè accusato di aver trafugato monili, orologi e altri oggetti dall’ufficio di piazza Cacciatori delle Alpi in cui lavorava.

Secondo il pm Massimo Politi e l’indagine condotta dalla Digos di Varese, Malpetti avrebbe rubato anche dello stupefacente, in particolare della cocaina. Le accuse sono ricadute anche sulla figlia e sul compagno della figlia: in casa loro la digos ha rinvenuto durante una perquisizione della cocaina che sarebbe compatibile con quella trafugata. Per gli avvocati difensori Sergio Martelli e Fabio Margarini si tratterebbe tuttavia solo di sostanza che ha una verosimiglianza rispetto a quella che secondo le accuse è sparita. Tutti gli indagati, ad onor del vero, respingono l’accusa di aver rubato o detenuto droga. Intanto un rolex rinvenuto a casa degli indagati è stato giudicato di effettiva loro proprietà, ma restano le accuse per gli altri oggetti spariti. Presto ci sarà la decisione del gup sulla richiesta di rinvio a  giudizio.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 09 Marzo 2016
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