“Airport Handling, ora parliamo dei problemi dei lavoratori”
Dopo l'acquisizione del 30% da parte di Dnata, la Cub Trasporti rilancia le richieste sul fronte del lavoro

Il comunicato del sindacato di base Cub Trasporti seguito dell’acquisizione del 30% di Airport handling spa da parte di Dnata, operatore internazionale nel settore handling
HABEMUS PAPAM! Con un comunicato ufficiale, Dnata ha ufficializzato che ha ricevuto l’approvazione del trustee per l’acquisto del 30% di Airport handling spa. Da subito Dnata ha la maggioranza del consiglio di amministrazione da cui può controllare l’operatività della società ed ha inoltre l’opzione per l’acquisto di un altro 40% della società. A tutti gli effetti quindi Airport handling spa in questo momento è privatizzata.
Per mesi ad ogni incontro con le organizzazioni sindacali, su qualsiasi argomento, i responsabili aziendali hanno ripetutamente dichiarato che di fronte all’imminente privatizzazione non si potevano modificare i parametri economici della società. Chi si apprestava a comprare azioni, non poteva trovare modificato in corso di trattativa il “costo del lavoro”.
Non si poteva parlare di modificare le ferie, regolarizzare le pause mensa e perfino non poter discutere di pochi euro da dare alle rampe di Linate per il deicing.
Ora finalmente anche questa scusa non c’è più!
Se a questo poi aggiungiamo, il positivo andamento del bilancio aziendale, nulla può essere posto ad ostacolo perché si affrontino i numerosi problemi dei lavoratori.
Giusto per onore di cronaca, ricordiamo che a fronte di un positivo andamento della società, tutti i soggetti che hanno imposto un pesante ridimensionamento del salario, hanno più volte dichiarato che si sarebbero ridiscusse alcune questioni importanti come il premio aziendale e l’utilizzo della pausa mensa per i lavoratori.
NON TUTTI I PROBLEMI SONO RISOLTI, ANZI!
Come ha dimostrato la discussione dei giorni scorsi in Commissione Europea, con la privatizzazione di Airport h., la vicenda Sea handling-Airport h. non è per nulla conclusa. Anche se tutti i soggetti in campo, rigorosamente in silenzio e senza muovere nulla, cercano di far passare il ragionamento che tutto è finito, questo non lo è, ed anzi i numerosi sacrifici imposti ai lavoratori, rischiano di essere stati imposti invano.
Per questi motivi, riteniamo che sia giunto il momento che i lavoratori pongano al centro la risoluzione dei loro problemi. Nelle prossime settimane organizzeremo assemblee retribuite aperte a tutte le organizzazioni sindacali di base, per discutere ed affrontare con i lavoratori l’elaborazione di una piattaforma aziendale con al centro, l’introduzione del premio aziendale, la risoluzione delle continue discriminazioni delle segreterie, la risoluzione della pausa break, della regolamentazione in modo trasparente e su criteri certi dei lavoratori di Linate che passeranno con lo smistamento bagagli in Sea, e di tutti i numerosi problemi irrisolti.
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