De Bernardi Martignoni: “Allibito dalla posizione di Fracchia”
Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia critico sulla posizione assunta dal circolo Città di Gallarate. "Primarie scelta migliore"
«Se c’è una frattura va sanata, non esacerbata». Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Giuseppe De Bernardi Martignoni entra a gamba tesa, il giorno dopo la presa di posizione del Circolo Città di Gallarate di FdI, che ha bocciato lo strumento delle primarie usando parole dure (vedi qui).
È un nuovo capitolo delle divergenze tra i due Circoli cittadini del partito di La Russa e Meloni, il circolo “Destra Nuova” guidato da Gianluca Gnocchi e il circolo “Città di Gallarate” guidato da Tiziano Fracchia. In sintesi: il primo dei due circoli è da mesi sostenitore di un accordo di coalizione e possibilista sulla scelta del candidatura leghista Andrea Cassani, il secondo invece vorrebbe che Fratelli d’Italia si misurasse con un proprio candidato, tanto più ora che c’è l’ipotesi di primarie.
«Come consigliere comunale rimango allibito» dice De Bernardi Martignoni, che è vicino al circolo Destra Nuova, ma è anche l’unico rappresentante istituzionale del partito, in Consiglio Comunale. «Prendo le distanze da questo documento che non fa altro evidenziare la frattura tra i due Circoli a Gallarate e la distanza di posizione politica, che andrebbe invece sanata. Prendo atto a malincuore, visto che venerdì scorso l’intera dirigenza di Fratelli d’Italia – dal nazionale ai due circoli cittadini – aveva individuato una linea chiara: esprimere una persona in grado di rivestire il ruolo di sindaco. La retromarcia del Circolo Città di Gallarate mi lascia allibito per questo, non entro neppure nel merito del contenuto.
Mi augurto che dopo le elezioni si arrivi ad un congresso cittadino, che individui un segretario e una linea politica da rispettare.
«Spero non influisca sulla campagna elettorale: mi adopererò perché ciò non accada» conclude Martignoni. Che – nel dibattito degli ultimi giorni sulle primarie – si schiera nel fronte favorevole alla consultazione degli elettori: «Oggi credo primarie siano la soluzione migliore: il candidato vincente – chiun que sia – può essere legittimato dal voto e avere un valore aggiunto».
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