Final Four di Fiba Cup a Varese: prende sempre più corpo la candidatura
La presentazione parigina della nuova Champions Legue è servita alla società per approfondire le richieste della Fiba. Il presidente Coppa: "Vogliamo abbassare i costi e regalare il torneo alla città"

Messa quasi definitivamente a posto la questione legata alla salvezza con la bella vittoria interna su Brindisi, in casa Pallacanestro Varese si inizia a pensare in maniera più approfondita alla nuova “operazione Europa”. Mercoledì sera – 20,30 – a Masnago arriva infatti la formazione belga di Anversa, avversaria dei quarti di finale che si dovranno giocare al meglio delle tre partite, con eventuale bella a Masnago grazie ai risultati ottenuti nella seconda fase dai biancorossi.
Intanto però una mini-delegazione biancorossa formata da Stefano Coppa e Mario Oioli ha raggiunto Parigi dove nel corso della giornata di lunedì ha partecipato alla presentazione della futura Champions League Fiba, manifestazione che potrebbe entrare in conflitto diretto con l’Eurolega sempre che le due entità non trovino un accordo, al momento difficile. Presenza dovuta perché la Pallacanestro Varese rappresenta l’Italia in Fiba Europe Cup (con Cantù, eliminata, anch’essa presente nella capitale francese) e perché in questo momento alla società biancorossa – lo diciamo noi – conviene per diversi motivi guardare con attenzione più alla Fiba che all’Eurolega.
Anche perché in caso di qualificazione alle Final Four di Coppa, il club di piazza Montegrappa potrebbe organizzare la manifestazione. Una convinzione resa ancora più forte dai colloqui avuti da Coppa e Oioli a Parigi: Varese è intenzionata a presentare la propria candidatura (va formalizzata entro il 30 marzo e per allora il verdetto del campo potrebbe ancora non esserci) nonostante alcuni ostacoli che però, non sono del tutto insormontabili.
Le difficoltà riguardano soprattutto due aspetti: quello logistico e quello finanziario. Sul primo versante il problema è il palasport di Masnago, concepito negli anni ’60 “per la partita” e tuttora ottimo a quello scopo, ma carente in una serie di infrastrutture che la Fiba richiede per certe manifestazioni. Da una tribuna stampa “doppia” rispetto all’attuale a spazi e uffici di dimensioni non irrilevanti per le riunioni dell’organismo organizzatore e altro ancora; è pur vero che la vicinanza di alcune scuole e del Campus potrebbe sopperire a qualcuna di queste necessità.
E poi c’è il lato economico: una prima stima del budget parlava di 250 mila euro necessari, cifra che lo stesso Coppa prova a valutare al ribasso. «Stiamo lavorando alla nostra candidatura e cercando di abbassare il budget al di sotto di 200mila euro: chiaramente non vogliamo perdere soldi dalle eventuali Final Four e per questo gli uffici hanno già stretto contatti con possibili sponsor che potrebbero darci una mano e integrare così le entrate del botteghino. Noi ci teniamo: organizzare una Final Four a Masnago nell’anno del Settantesimo è un progetto intrigante che Varese, inteso come città, e i tifosi biancorossi si meritano. Gli incontri di Parigi ci hanno reso più chiara la situazione delle richieste presenti sul capitolato Fiba: andiamo avanti per presentare la candidatura». Poi però starà alla Openjobmetis scavalcare Anversa e guadagnare la semifinale: in caso contrario la proposta varesina per ospitare le finali decadrebbe in automatico.
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