Inizia il tour nei quartieri di Gianluca Castiglioni
Il candidato sindaco del centrosinistra nelle prossime settimane inizierà a girare la città: “Solo chi vive tutti i giorni Busto Arsizio conosce i problemi. Per questo ascolterò i preziosi suggerimenti della gente e ne farò tesoro”

I quartieri al centro: Luca Castiglioni nelle prossime settimane inizierà un giro nei rioni della città con l’obiettivo di ascoltare i suggerimenti della gente e trarre spunti concreti per completare e rafforzare il programma elettorale. «Stiamo mettendo a punto un calendario che mi porterà nelle prossime settimane a girare tutta la città –spiega il candidato sindaco– la mia sarà una presenza dinamica. Non starò fermo al gazebo informativo ad aspettare che venga la gente a parlare con me, ma voglio girare e camminare per la strade, entrare nei negozi, parlare con le persone che abitano, vivono, lavorano e conoscono i problemi concreti di Busto».
Il candidato sindaco del centrosinistra spiega: «Sono tanti i cittadini che mi parlano del loro attaccamento al quartiere di residenza, del loro rione, di come lo vorrebbero migliorare e dei problemi, tanti, ancora sul tavolo irrisolti. Da Sant’Anna a Sacconago, da Borsano ai Santi Apostoli, senza dimenticare tutti gli altri, sto riscontrando un denominatore comune: tutti lamentano di sentirsi troppo periferia e spesso ricordati dal Palazzo solo quando a questo serve». Cancellare questa distanza è ciò a cui dice di ambire e per farlo Castiglioni vuole partire da due presupposti: «il primo è la storia che ogni quartiere vanta e che conferisce ad ognuno una propria specificità e il secondo è che le distanze si assottigliano quando prima di tutto c’è la volontà di ascolto dell’altro».
«Da bustocco so bene che ogni quartiere ha una propria storia e un’anima e solo considerandole entrambe un’amministrazione può assumere scelte condivise prima di tutto dai residenti, che vivono una zona della città e che meglio di tutti la conoscono». Questo patrimonio di conoscenze «non può rimanere inascoltato e neppure utilizzato in maniera “ruffiana” alla bisogna» e proprio perciò «uno dei primi obiettivi che intendo concretizzare è l’istituzione di un punto di ascolto in ogni quartiere, che sia in grado di aggregare suggerimenti, aprire dibattiti su progetti e interventi e portare sul tavolo del sindaco una sintesi condivisa delle necessità. In due parole tutto questo si chiama dialogo e confronto».
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