Protesta dei richiedenti asilo alla Melzi: “Burocrazia troppo lenta”
I ragazzi stranieri ospitati nella struttura hanno chiuso i cancelli nella mattina di martedì. Motivo della protesta la mancanza di risposte sulla loro condizione

Protesta dei richiedenti asilo ospitati alla Barbara Melzi di Tradate. Una sessantina dei cento ragazzi stranieri ospitati nell’istituto delle suore canossiane, nella mattina di martedì 26 febbraio si sono posizionati all’ingresso della struttura, chiudendo i cancelli e non facendo uscire né entrare nessuno.
Sul posto sono subito giunti i carabinieri con diverse pattuglie e anche l’assessore comunale Sergio Beghi. Dal dialogo con alcuni rappresentanti è emerso che il motivo della protesta non risiede nelle condizioni di trattamento e ospitalità, bensì nelle lungaggini burocratiche per ottenere risposte sulla loro condizione di richiedenti asilo.
«Vogliamo sapere quando ci sarà la commissione per le nostre domande. Mangiamo e dormiamo, non possiamo fare altro – spiega una delegazione dei richiedenti asilo -. Non possiamo lavorare o perdiamo lo status della nostra pratica. Chiediamo solo che si possano avere delle risposte il prima possibile».
Intorno alle 9 del mattino, i carabinieri hanno convinto i richiedenti asilo a riaprire i cancelli e a tornare nella struttura che li ospita. Una delegazione di 4 “richiedenti asilo” si è poi diretta a Varese, per incontrare il Prefetto e fare quindi il punto della situazione sulla loro condizione.
La protesta non ha destato disordini, non ci sono stati incidenti e tutto si è svolto in modo pacifico.
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