Due anni di cantieri in città per imbrigliare Olona e Vellone

Varese non andrà più sott’acqua. L’esperienza del 2009, quando una bomba d’acqua gonfiò eccessivamente il torrente Vellone e il fiume Olona provocando ingenti danni nel cuore della città, indusse l’amministrazione a studiare a fondo il problema dei suoi corsi d’acqua e dell’impatto distruttivo nei momenti di piogge torrenziali. 

Dopo anni di studio, progetti, ottenuto il finanziamento dal Ministero dell’Ambiente di 5 milioni di euro e stipulato un accordo di programma con la Regione Lombardia per la mitigazione del rischio idrogeologico, il Comune di Varese è pronto a dare il via ai lavori che sistemeranno i due corsi più a rischio.

Non sarà un intervento indolore: l’opera necessaria costringerà parte della città a sopportare il peso di cantieri, modifiche della circolazione e un aumento dei camion.

Per contenere le eventuali piene del Vellone si è già cantierata l’area all’interno di Villa Baragiola, in zona stadio. La prossima settimana comincerà lo scavo di una vasca di laminazione dove far defluire gli eventuali eccessi di portata del torrente: « Sono previste modifiche alla circolazione in una zona abbastanza trafficata» ammette l’assessore ai lavori pubblici Riccardo Santinon che chiede comprensione per un’opera che  tutelerà Varese per i prossimi 25 anni : « La vasca sarà all’interno del parco ma potrà essere poco profonda a causa della falda acquifera che scorre ad una profondità bassa. Per questo non si potrà costruire un bacino più capiente destinato a durare più a lungo».

Per far arrivare l’acqua in eccesso del Vellone si costruirà un ponte al di sotto della via Borghi ( circa 2,5m di altezza): l’intervento costringerà a regolamentare il traffico secondo misure allo studio, probabilmente a senso unico alternato: « Il grosso dei lavori si svolgerà quest’estate, da giugno a settembre. Tempo permettendo».

Per garantire la messa in sicurezza dell’argine, verrà anche ridotta a una sola corsia la via Vellone nella parte che collega il piazzale dello stadio alla parte retrostante.

L’intero cantiere dovrebbe durare un anno anche se i disagi maggiori verranno contenuti nei tre mesi estivi. Gli interventi poi si sposteranno in via Crispi nel tratto compreso tra il ponte e l’attraversamento di via Monguelfo per la sistemazione idraulica e il consolidamento della difesa sponsale, mentre in via Bolchini verranno sistemati i muri arginali.

Una volta completato l’intervento sul Vellone, nel 2017 partiranno le opere per creare una vasca di laminazione sull’Olona a Nord della diga di Gurone.
Saranno costruite in via Friuli due casse di espansione  per evitare una portata d’acqua eccessiva anche per la diga, costruita secondo dati precedenti all’alluvione del 2009. Per innalzare gli argini verrà utilizzata la terra di scavo di Villa Baragiola. Per questo spostamento di materiale saranno impegnati dei tir: sono previsti circa 1400 ( circa 14 al giorno) viaggi tra Masnago e Belforte. Sulla sommità dell’argine verrà ricavata una pista di servizio.

In via Dalmazia verrà ripristinato un vecchio scolmatore, saranno innalzati i muri perimetrali del ponte e della sponda destra e così in via Pacinotti – via Ghiberti mentre in via Molini Trotti si attueranno interventi di sistemazione idraulica.

Infine, con la collaborazione del Centro geofisico, si installeranno dei sensori che monitoreranno l’andamento dell’Olona

Tutte le opere sono state studiare per ridurre al minimo l’impatto sulla cittadinanza e la quotidianità. Ogni fase che comporterà disagi verrà comunque presentata alla popolazione con incontri o comunicazioni specifiche.

Per chi volesse approfondire il progetto e gli interventi, il Comune ha attivato il numero verde 800034467 attivo tutti i giorni dalle 9 alle 19.