La sfida dello sport: andare oltre i propri limiti

Superare con lo sport la disabilità o le difficoltà esterne, aiutarsi col doping: parla dell'andare oltre i propri limiti il momento di riflessione organizzato dall'Insubria e presentato da Max Laudadio

Per certi versi, è il momento clou della seconda edizione della Settimana dei Mestieri, organizzata dal comitato per l’orientamento dell’Università dell’Insubria, la giornata dedicata a “Sport e Medicina”, che si terrà venerdì 13 maggio al Campus di Bizzozero.

Dalle 10 alle 13, il padiglione Monte Generoso ospiterà una tavola rotonda moderata da Max Laudadio sullo sport come mezzo per superare i propri limiti: esperti, docenti universitari, medici e atleti parleranno di sport e medicina.

«Sport è gareggiare con gli altri, con l’ambiente circostante, ma è soprattutto cercare di superare se stessi – spiega Marina Protasoni, rappresentante del comitato orientamento – Il primo antagonista nello sport non è chi corre accanto a te, ma quello che tu sei capace di fare: lo scopo è cercere di migliorarsi ogni volta, come si dovrebbe fare anche in università»

Per portare una testimonianza credibile di questo concetto, ci sarà alla tavola rotonda anche Francesco Roncari, studente dell’Insubria e medaglia di bronzo nella nazionale basket in carrozzina, Pietro Scidurlo, che ha appena completato la via Francigena in carrozzina, Noemi Cantele, ciclista mondiale, Paola Grizzetti, che si occupa di adaptive rowing.

Ma anche due alpinisti di fama mondiale come Matteo Della Bordella e Silvio Mondinelli, di sport come mezzo per superare la disabilità. «Persone che hanno fatto della propria vita una lotta costante contro se stessi e l’ambiente circostante ostile come quello degli 8000».

Con loro ci saranno anche Luigi Festi, docente dell’Insubria, presidente della commissione medica centrale del CAI e direttore, nonchè ideatore, dei due master internazionali dell’Insubria in Mountain medicine e di quello in mountain emergency medicine, primi al mondo ad approfondire questa specializzazione.

Tutti insieme parleranno anche del rischio negativo della spinta al superamento dei limiti: il problema del Doping.

PAROLA D’ORDINE: “PROVA TU”

Dalle 14 alle 17, al Campus Bizzozero, tra il Padiglione Monte Generoso, l’Aula Magna del Collegio Cattaneo e il PalacusInsubria, sarà possibile partecipare agli atelier – laboratori con il coinvolgimento attivo dei partecipanti – a numero chiuso e su prenotazione, con form on line,  dedicati al doping, al basket in carrozzina, alla medicina di montagna “narrata”, al confronto con studenti iscritti ai college universitari su come si possa conciliare sport agonistico anche ad alto livello e percorso universitario. E poi, il laboratorio più pratico di tutti tra le attività anche una “simulazione di basket in carrozzina” per far comprendere a tutti quale impegno agonositico preveda quella disciplina.

La parola d’ordine, in questo caso, è “prova tu”: a essere nei panni di chi prova a superare i sui limiti in condizioni che sembrano proibitive.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 03 Maggio 2016
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