Occhi puntati verso Marte, vicinissimo alla Terra
L'analisi degli appassionati del Gruppo Astronomico Tradatese per il fenomeno in corso in questi giorni che permette di osservare i crateri del "pianeta rosso"

L’analisi degli appassionati del Gruppo Astronomico Tradatese per il fenomeno in corso in questi giorni che permette di osservare i crateri del “pianeta rosso”:
Gli astrofili del GAT di Tradate, assieme agli astrofili di tutta Europa e del mondo sono mobilitati per il grande spettacolo celeste offerto in questo periodo dal pianeta Marte.
Lo scorso 22 Maggio il pianeta Marte si è trovato infatti in opposizione (ossia in perfetto allineamento Sole-Terra-Marte) , un evento che si ripete in media ogni 2,1 anni ( ricordiamo che Marte rivoluzione intorno al Sole in 2 anni, contro 1 anno della Terra) e che porta Marte e la Terra ad una vicinanza molto stretta. Nel caso specifico, data l’orbita molto ellittica di Marte, i due pianeti raggiungeranno la MINIMA distanza reciproca di 75,3 milioni di km nella notte del 30 Maggio prossimo.
Si tratta della minima vicinanza reciproca degli ultimi 15 anni, con Marte, al limite tra la costellazione dello Scorpione e della Bilancia, che brilla luminosissimo di magnitudine = – 2,1 , ben 20 volte più luminoso della vicina rossa stella Antares ( m=1). Unico lato negativo: trovandosi nello Scorpione, Marte si trova piuttosto basso sull’orizzonte Sud (non si alza nel cielo infatti più di 30°) quindi abbastanza immerso nella inevitabile turbolenza atmosferica.
Ma la cosa veramente importante è che, grazie alla vicinanza reciproca con la Terra del 30 Maggio, il disco arancione del Pianeta Rosso raggiunge 18,6” diventando, per un paio di mesi, uno spettacolare oggetto sia ad occhio nudo (inconfondibile ‘faro’ rosso-arancio verso Sud-Est a partire dalle h 22-23 della notte) sia, soprattutto con un piccolo telescopio: bastano infatti 100-200 ingrandimenti per percepire interessantissimi dettagli sul disco del pianeta, in particolare una macchia bianca di ghiaccio e molte nuvole sul polo Sud dove in questo momento sta iniziando la stagione invernale. Inconfondibile anche il ‘triangolo’ della Syrtis Major, la pianura vulcanica più grande del pianeta.
Per chi volesse realizzare delle immagini, c’è una tecnica ormai classica: quella di acquisire dei filmati (le attuali macchine digitali permettono di farlo benissimo al giorno d’oggi) con una camera direttamente collegata ad un telescopio sotto forte ingrandimento ( esempio col sistema della ‘proiezione’ con oculare, ossia interponendo un oculare tra il telescopio e la camera). Una volta ottenuto il filmato, da questo verranno estratti e sommati, tramite apposito programma al computer, i fotogrammi migliori (ossia quelli più esenti da turbolenza).
Dalla fine di Luglio 2016, Terra e Marte ricominceranno ad allontanarsi inesorabilmente. In attesa, del massimo avvicinamento del primo quarto di secolo (58,5 milioni di km), che si verificherà il 31 Luglio 2018, quando il diametro di Marte raggiungerà 24,3” : in quel momento, in pieno Capricorno, il disco rosso del pianeta, di magnitudine= -2,8 sarà per molte settimane l’ astro più luminoso di tutto il cielo.
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