Uno spettacolo di danza per piacere e per curare

Domenica 15 maggio, nella hall dell'ospedale di Varese le allieve della danzaterapia presenteranno il loro ultimo spettacolo "Singolare femminile"

Le avevamo incontrate mentre si preparavano alla loro lezione speciale. Ci avevano raccontato la storia fatta di sofferenza ma anche di amicizia e di riscatto.

Ora, le danzatrici del gruppo “C’est la vie qui dance” si presenteranno al pubblico, nella hall dell’ospedale di Varese il prossimo 15 Maggio alle ore 16.00 con il loro ultimo spettacolo.

Dal 2013 all’Ospedale di Circolo di Varese, le donne colpite da una malattia come il tumore al seno possono partecipare al progetto di danzaterapia. Con la conduzione della danzaterapeuta Ines Rita Domenichini, si trovano regolarmente in  una sala dell’Ospedale per danzare insieme le proprie emozioni, le proprie paure, il proprio femminile “ferito”.

Uno di questi gruppi, denominato “C’est la vie qui danse”, ha deciso di continuare questa esperienza con un progetto parallelo di sperimentazione attraverso alcuni elementi di danzaterapia e del teatro danza che prende spunto dalle testimonianze del gruppo e, in particolare, dai racconti di una partecipante, Daniela Belluzzo, che attraverso una scrittura creativa riesce a tradurre ed evocare le emozioni di tutte.

L’ultimo “lavoro” intitolato “Singolare Femminile”, sempre condotto da Ines Rita Domenichini, è uno spettacolo di teatro danza con la collaborazione di tre attrici, Antonella Tranquilli, Anna Maria Rizzato e Simonetta Boria.  Sarà presentato per la prima volta nella Hall dell’Ospedale di Circolo di Varese il 15 Maggio alle ore 16.00.

Singolare Femminile si costruisce nel dispiegarsi di un processo creativo che coglie il significato simbolico dei gesti e del linguaggio corporeo, per raccontare l’esperienza della malattia.  Parla di fatica, dolore acuto, voglia di scappare, di negare, ma anche di un ritrovato senso, che come un seme si schiude per divenire risorsa vitale. Singolare Femminile è la donna “ferita”, ma non solo…è la donna ombra, è quell’unicità che si nutre di intuizione e istinto, è il bagaglio pesante dei luoghi comuni, degli stereotipi vecchi e nuovi, ma soprattutto è quello che le donne sentono e scoprono nel  difficile cammino  verso la scoperta del proprio SE’. 

La finalità del gruppo “C’est la vie qui danse” è quella di raccontare e dare voce ad un’esperienza dolorosa di vita come può essere l’esperienza del tumore al seno con un approccio diverso, creativo, vitale,  dove le  emozioni prendono svariate forme in una danza che comunica tutto quello che le parole non sono in grado di esprimere. Sicuramente l’idea è di portare questi spettacoli negli ospedali dove altri pazienti possono sentire sollievo sia per il  forte scambio empatico che si crea e sia per dare un esempio di come da un momento difficile della propria esistenza si possa vivere un esperienza positiva. L’intento però è di presentare lo spettacolo non solo negli ospedali, ma anche in altri ambiti, culturali, sociali, scientifici perchè Singolare Femminile è esperienza di vita.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Maggio 2016
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