Studenti in stage per imparare ad affrontare l’emergenza

Vivranno un’esperienza nella centrale del 112 varesina i venti studenti che aderiscono al progetto “On the road”. Tre settimane per vedere come si affronta e risolve una situazione di emergenza

progetto on the road

Studenti in tirocinio nella sede operativa del 112. Per tre settimane, sino al prossimo 10 luglio, una ventina di studenti maggiorenni di Bergamo e Brescia saranno ospiti della sede dove arrivano le chiamate di soccorso ( Varese coordina la risposta per 5 province tra cui Bergamo e Brescia) ma anche delle centrali operative delle forze dell’ordine, del 118 e della polizia locale, vigili del fuoco e guardia di finanza. Sarà un modo per vivere un’esperienza di soccorso, mettendosi nei panni di quanti, medici carabinieri poliziotti, pompieri o vigili, lavorano per aiutare quanti si trovano in difficoltà.

Si tratta di un progetto educativo nato grazie all’associazione “On the road” molto attiva da 10 anni a Bergamo e che ha trovato piena condivisione sia in AREU, l’agenzia unica dell’emergenza urgenza, sia in Regione. Alla presentazione delle attività era presente il vice presidente lombardo Fabrizio Sala che ha promesso sostegno alla crescita di questa iniziativa.

I ragazzi, quindi, vivranno in diretta la quotidianità dei diversi operatori in divisa, condividendo ogni momento della catena del soccorso: dalla chiamata sino all’azione, da chiunque venga portata avanti, sino all’eventuale esito con la visita delle shock room degli ospedali. Saranno, però, anche impegnati nei controlli al fianco di finanzieri presso l’aeroporto di Orio al Serio, o in un salvataggio in acqua insieme ai sommozzatori del nucleo volontario di Treviglio.

« Il fine – ha spiegato Alessandro Invernici di Under Road – è quello sia di sensibilizzare i giovani sui diversi rischi sia quelli di far loro conoscere i volti di carabinieri, poliziotti, vigili, finanzieri, soccorritori, così da capire che sono tutte persone normali con i problemi di tutti e il compito di migliorare la convivenza».

Nel progetto, come dicevamo, sono coinvolti studenti di Bergamo e Brescia, ma dal prossimo anno si auspica un allargamento ad altre province che devono solo mettersi in rete e aderire all’iniziativa.

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Pubblicato il 20 Giugno 2016
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