La truffa del mazzo di fiori
Dalla questura continuano i consigli rivolti agli anziani. Questa volta i criminali scelgono il tranello del compleanno e dell’inaspettato “presente”
Estate tempo di truffe, e a farne le spese i soggetti più anziani, a volte maggiormente esposti nei confronti dei criminali. Questa volta il tentativo di raggiro, come spiegano dalla questura di Varese, giunge da una gentilezza.
In due, un uomo e una donna, seguono un anziano per scoprire il suo indirizzo e la data di nascita. Il giorno del compleanno della vittima scatta il raggiro: la donna acquista un mazzo di fiori e va a casa dell’anziano fingendosi una fioraia. Per nulla insospettito il signore fa entrare la donna la quale lascia socchiusa la porta.
Con la scusa di bere un bicchiere di acqua e di consegnargli la ricevuta la finta fioraia si sposta con la vittima in un’altra stanza. In quel momento entra in azione il complice che trovando la porta aperta può entrare indisturbato e rubare tutto ciò che trova. La donna per dare il tempo al suo compagno di fare razzia di soldi e preziosi, distrae l’anziano con un’amichevole conversazione.
La riuscita di questa truffa fa forza sulla solitudine delle persone e sulla gentilezza della donna che con i suoi modi riesce ad accomodarsi in casa e a distrarre la vittima.
Non fare entrare in casa persone comunque sconosciute qualsiasi sia la scusa è la cosa migliore da fare per evitare di essere imbrogliati.
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