Bertolasi, obiettivo raggiunto: è in semifinale
Sara, con Alessandra Patelli, è seconda nel recupero del due senza e guadagna un posto tra le migliori dodici alle Olimpiadi

Brava Sara Bertolasi, brava Alessandra Patelli: in una bella giornata per il canottaggio azzurro, anche la bustocca e la padovana raggiungono il proprio obiettivo e cioé la qualificazione alle semifinali per il due senza senior femminile.
Bertolasi e Patelli hanno chiuso al secondo posto la propria regata di recupero (già ieri, nelle batterie, avevano sfiorato la qualificazione diretta) mettendo in mostra una buona forma e chiudendo alle spalle della sola barca rumena. Come lunedì, le azzurre sono partite in modo cauto transitando ai 500 metri al quarto posto, poi Sara e Alessandra hanno alzato il numero dei colpi e a metà gara hanno guadagnato una posizione dietro all’imprendibile Romania e alla Francia. Da qui in avanti le azzurre hanno attaccato le transalpine, le hanno superate e tenute dietro sino al termine dando un’occhiata anche alle canadesi, quarte e quindi eliminate.
Domani dunque – mercoledì 10 – le due semifinali che mettono in palio ciascuna tre posti per la finalissima. Molto difficile che Sara e Alessandra riescano a entrare tra le migliori sei, ma le azzurre potranno gareggiare con la testa libera, un fatto da non sottovalutare.
TRE BARCHE AZZURRE IN FINALE – Prima dei recuperi di Bertolasi e Patelli, l’Italia aveva piazzato tre imbarcazioni nella finale – a sei – per le medaglie, un risultato di tutto rispetto e non completamente prevedibile alla vigilia.
Spettacolare la qualificazione del quattro leggero che ha vinto e a tratti dominato la propria semifinale: avanti di un’intera barca ai 1.500 gli azzurri hanno poi subito una parziale rimonta dai francesi ma il margine accumulato è stato sufficiente per tagliare il traguardi per primi.
Molto bene anche il due senza e il doppio senior, rispettivamente con Abagnale-Di Vicino e Fossi-Battisti: dall’acqua e dai remi non mancano speranze di podio, pur in una disciplina dove la concorrenza è davvero diffusa.
SPECIALE RIO 2016 – Le Olimpadi di VareseNews
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