Enrico Beruschi “in scena” alla chiesa dell’Assunta
In scena "Tre all'opera", viaggio in musica e parole

Enrico Beruschi in scena nella chiesa dell’Assunta in Carnisio, domenica 14 agosto: l’appuntamento è proposto da “Ricordando… Patrizia” in collaborazione con la S.O.M.S. di Caldana.
“Tre all’opera”‘, con Mario Carbotta (flauto), Carlo Balzaretti (piano), Enrico Beruschi (attore)
Un piacevole viaggio tra le più famose arie operistiche, riproposte dai più autorevoli flautisti e compositori del XIX° e XX° secolo. Un programma poetico dove nella musica si fonde la parola, che riesce a trasmettere Pathos ed Emozione, dove i musicisti con i loro virtuosismi sonori, sanno incastonare con eleganza ogni cammeo che l’attore crea. La singolarità delle musiche del programma tratte dal Barbiere di Siviglia di Rossini, dall’Orfeo di Gluck, dal Trovatore di Verdi , da Bohème di Puccini e da Carmen di Bizet, oltre alle musiche da film di Nino Rota, riproposte da compositori coevi quali G. Briccialdi (1818-1881), P. Taffanel (1844-1908) , S. Alassio (1836-1915), S. Gazzelloni (1919-1992) e F. Borne (1840-1920).
Pagine immortali che permettono all’attore di avvicinarci ai personaggi amati ed ammirati, con le loro passioni ed i drammi , e che con sottile e pungente ironia ci fa conoscere; si ride allo scherzo alla povera Berta, oppure ci si intenerisce con Orfeo che alla ricerca della sua Euridice varca le porte dei Campi Elisi. Ci rattrista nell’incontrare il tragico Manrico, il Trovatore destinato al rogo; ci commuove con il generoso filosofo Colline, pronto a rinunciare alla vecchia zimarra, pur di poter offrire un piccolo conforto alla morente Mimì; infine prima di incontrare Carmen, pronta anche ad affrontare essa stessa il toro del suo appassionato toreador, la Musica attraversa per un breve istante, le visioni felliniane della Strada, di Amarcord e di 8 e ½. Un “succoso spettacolo-concerto” creato con arte raffinata dal duo Carbotta-Balzaretti, allargato a trio grazie alla presenza di un attore, che negli anni ha saputo crescere artisticamente e culturalmente come Enrico Beruschi, un attore che grazie alla grande esperienza cabarettistica, gioca con l’arte, ora con impertinenza, ora creando vere pillole di saggezza, un artista poliedrico che s’immerge nella musica lirica con impertinenti rivisitazioni, un affabulatore pronto a scendere in platea e crearsi delle “spalle” tra il pubblico. Un Enrico Beruschi appassionato dell’opera lirica che sa intenerire nel racconto della sua prima infanzia, quando tra le braccia materne, lei gli cantava arie dalla Bohème, facendo germogliare nel suo cuore, fin dall’inizio della sua vita, un grande amore per la musica lirica.
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