“Help christians”, il Pirellone si illumina contro la violenza
Il Grattacielo Pirelli in occasione dell’evento internazionale di sabato 29 ottobre, si farà pubblico ambasciatore delle sofferenze dei Cristiani perseguitati
Il Grattacielo Pirelli, sede del Consiglio regionale della Lombardia, in occasione dell’evento internazionale di sabato 29 ottobre, si farà pubblico ambasciatore delle sofferenze dei Cristiani perseguitati. Sull’architettura di cristallo comparirà infatti una grande scritta luminosa, visibile da notevole distanza: HELP CHRISTIANS.
La Regione Lombardia, in particolare l’Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie guidato da Cristina Cappellini, la sezione italiana della Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre e la redazione de “Gli Occhi della Guerra” sono gli organizzatori dell’evento Help Christians – a sostegno dei cristiani perseguitati. Lo scopo è quello di richiamare l’attenzione nazionale e internazionale sulla persecuzione che affligge milioni di Cristiani in diverse aree del mondo, a cominciare dal Medio Oriente.
Il convegno è aperto al pubblico e si terrà a Milano sabato 29 ottobre alle ore 16.00 (Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli, v. Fabio Filzi 22). Nell’ambito dell’incontro, moderato dal giornalista Fausto Biloslavo, porteranno la loro testimonianza il siriano Mons. Mtanios Haddad e l’iracheno Padre Rebwar Audish Basa. Interverranno il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, l’assessore Cristina Cappellini, il Presidente di ACS-Italia, Alfredo Mantovano e l’Amministratore Delegato de IlGiornale.it, Andrea Pontini.
“L’evento Help Christians – ha spiegato l’assessore Cristina Cappellini – si tiene a poche settimane di distanza da un’altra importante iniziativa che ha visto la Regione Lombardia in prima linea nel sostenere la causa dei Cristiani perseguitati, ossia l’approvazione da parte del Consiglio regionale di una mozione, presentata dal gruppo consiliare della Lega Nord, che sostiene la campagna per il riconoscimento della qualifica di genocidio in riferimento alle persecuzioni delle comunità cristiane sotto il giogo dello Stato Islamico. Un passo significativo che speriamo possa, insieme all’evento del 29, scuotere le coscienze dei cittadini, dei media e della politica nazionale e internazionale, che per il momento non stanno prestando al tema in questione la dovuta attenzione”.
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