Storie di Imprese

A.L.R. Decor: ecco la clinica del restauro

La storia di Marco Targa: dall’età di 14 anni nel laboratorio del padre, dove tra legni e design rari ha imparato a mettere mano alle grandi opere d’arte

impresa delle meraviglie

Entrando nel laboratorio di Marco Targa la prima impressione è quella di trovarsi in una clinica. Un luogo dove pazienti ultracentenari attendono di essere sottoposti alle cure di questo giovane artigiano del legno che ha scelto di seguire le orme del padre e dedicarsi al restauro e alla vendita di mobili.

Marco cos’è A.L.R Art Decor & Consulting?
«È la naturale prosecuzione dell’attività iniziata da mio padre, Emanuele Targa, che nel 2001 aprì il laboratorio Arte Legno Restauro».

Suo padre le ha trasmesso la passione per l’artigianato, ma quando iniziò la sua carriera di restauratore?
«Essendo orfano dovette iniziare a lavorare subito in una bottega di Casorate Sempione, di sera poi continuava il suo apprendistato in altre attività della zona. Un percorso lungo, ma fondamentale in questo mestiere».

Fino a diventare lui stesso maestro artigiano…
«Esattamente. Dopo il lavoro papà tornava a casa, dove aveva messo in piedi un laboratorio che nel tempo è andato ingrandendo e nel 2001 decise di dedicarsi solo a questo. È così che ha iniziato a viaggiare per fiere e mercati e a farsi conoscere fino a diventare un punto di riferimento nel settore. Fino all’inizio di quest’anno quando ha deciso di passare il testimone a me».

Prendere appuntamento con lei è un’impresa. Chi sono i suoi clienti?
«Lavoro moltissimo su Milano e viaggio tutto l’anno per mercati e fiere in Emilia, Piemonte, Veneto, fino in Francia. La mia attività infatti non si occupa solo di restauro, ma anche dell’acquisizione e della rivendita di mobili antichi e di design».

Come si guadagna la fiducia dei clienti?
«Punto tutto sul passaparola, ma presto ci sarà anche un sito internet. Oltre al restauro eseguito a regola d’arte, offro anche un servizio di stima certificata grazie alla mia qualifica registrata presso la Camera di Commercio».

Come sta andando il mercato del restauro e più in generale dei mobili di antiquariato?
«Il restauro non è di certo in ripresa. Con la crisi e con la conseguente svalutazione dei mobili, chi decide di ripristinare un pezzo di antiquariato lo fa solo se il valore effettivo del bene consente un investimento di questo tipo. Quindi se la platea dei clienti si è ristretta, dall’altra è cresciuta la qualità dei restauri effettuati. Anche se naturalmente non basta un mobile importante all’anno per mandare avanti l’attività. Spesso sono meglio 10 mobili di medio livello che un solo pezzo di grande pregio».

Quali sono i mobili più impegnativi che avete mai restaurato?
«Sicuramente i filettati del XVIII secolo, davvero unici per difficoltà e preziosità»

Perché ha scelto di seguire le orme di suo padre?
«Aiuto mio padre da quando avevo 14 anni. Mi è sempre piaciuto seguirlo ad eventi e fiere di settore. È così che mi ha trasmesso la sua passione per il restauro, la compravendita e l’ambiente dell’arte. Uno può studiare quanto vuole ma in questo settore non esistono tuttologi, è un mondo talmente vasto che sempre di più bisogna specializzarsi».

Senta, l’ultima curiosità. È possibile per un’attività come la sua, lavorare con l’estero?
«Durante gli anni di studio ho imparato la legislazione italiana in materia. Diciamo che sarebbe possibile…ma la burocrazia è davvero un ostacolo insormontabile, nonostante la grande tradizione del restauro italiano e la sua reputazione nel mondo».

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A.L.R Art Decor & Consulting
Via G.Pascoli, 4
21010 Golasecca (Varese)
cell. 346 6485952
info@marcotarga.com

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Novembre 2016
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