“Esclusi dai bandi regionali. Il Pirellone ci ripensi”

Emilio Magni, sindaco di Cazzago Brabbia, si fa portavoce dei 30 piccoli comuni esclusi dai finanziamenti per l'efficienza energetica degli edifici pubblici. "Penalizzati anche dalla pessima connessione dei nostri paesi, ci vengano incontro"

141tour Cazzago Brabbia: le persone

Piccoli comuni esclusi dai bandi regionali e Cazzago Brabbia non ci sta. Il sindaco Emilio Magni (nella foto) si è messo quindi alla testa ai quasi 30 paesi lombardi tagliati fuori dai finanziamenti per vari motivi, non ultimo la pessima connessione che impedisce di partecipare al pari degli altri comuni all’invio della domanda on line.

E così il sindaco di Cazzago Brabbia ha inviato una lettera al presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, all’assessore all’Economia Massimo Garavaglia, all’assessore all’ambiente, all’energia e allo sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, all’Anci Lombardia e a tutti consigliere regionali di Varese.

La lettera è molto dettagliata e ricca di numeri. In sintesi il concetto è questo: “I nostri piccoli comuni non riceveranno i finanziamenti regionali ma alcune delle amministrazioni escluse avevano già sostenuto alcune spese. Poiché la cifra non è alta, non è possibile trovare nelle pieghe del bilancio una somma che possa aiutarli a recuperare una parte del denaro già investito?”.

“E’ stato reso noto l’esito del “Bando a graduatoria per l’efficientamento energetico edifici pubblici di proprietà di piccoli comuni, unioni di comuni, comuni derivanti da fusione e comunità montane”- si legge nella lettera.

“Risulta che: le domande presentate sono state 206, le domande ammesse all’istruttoria tecnica risultano pari a 84 (41% di 206),  le domande ammesse al finanziamento 55 (65% di 84 – 27% di 206), le domande ammesse all’istruttoria tecnica, ma non ammesse al finanziamento sono 29.

Il bando godeva di un finanziamento pari a € 11.087.786,69. Lo stesso era stato peraltro preceduto da un ulteriore “Bando per la riqualificazione energetica degli edifici di proprietà dei Comuni con popolazione sino a 1.000 abitanti, delle Comunità Montane, delle fusioni e delle Unioni di Comuni” con dotazione finanziaria di € 7.000.000,00.

Al primo bando del 1 marzo 2016 (click day) avevano potuto partecipare solo gli Enti che erano riusciti ad utilizzare l’invio telematico fino ad esaurimento fondi, 227 Enti dei quali: 34 sono riusciti a protocollare regolarmente la domanda e quindi ad essere finanziati; 193 hanno creato 408 bozze di domanda senza poterne protocollare nemmeno una.

Proprio l’esito e le modalità di gestione del primo bando aveva portato all’indizione del secondo bando.

Dal confronto complessivo dei dati si è confermato che potenzialmente i comuni richiedenti in tutta la Lombardia si aggirano attorno a circa 200 (193 del primo bando; 206 del secondo bando).

Salvo errori ed omissioni quindi i Comuni/Istituzioni che hanno ottenuto il finanziamento sono pari a 34 + 55 = 89

Non hanno viceversa ottenuto il finanziamento, pur essendo stati giudicati ammissibili, 29 Enti.

Tra questi risulta anche il comune di Cazzago Brabbia che non ha potuto partecipare al primo bando a causa delle improvvide procedure temporali imposte dalle modalità di protocollazione (click day), laddove aveva predisposto la richiesta per 2 edifici pubblici (che il secondo bando ha imposto di limitare a uno);  pur avendo partecipato al secondo bando e nonostante il progetto proposto sia stato giudicato ammissibile, non è stato ammesso al finanziamento; in definitiva non è risultato beneficiario di nessuno dei due bandi”.

Ed ecco la richiesta fatta ai destinatari della lettera: “L’importo del progetto proposto dal Comune di Cazzago Brabbia ammesso ma non finanziato ammonta ad € 150.000,00.

Di questi il Comune ha assicurato la disponibilità per la propria quota parte pari a € 15.000,00; per la redazione dei progetti il comune di Cazzago Brabbia, pur in presenza di iniqui vincoli di bilancio, accompagnati dalla scarsità di finanziamenti disponibili (fattori questi che probabilmente e/o sicuramente valgono anche per tutti gli altri piccoli Comuni) ha investito risorse. Ciò anche a seguito della redazione del secondo bando di gara che in ordine ai requisiti di qualità richiesti ha comportato ulteriori spese tecniche specialistiche (situazione questa evidenziata dalla non ammissibilità di 84 domande su 206 presentate).

Il comune di Cazzago Brabbia si trova ancora nella necessità di realizzare interventi sulle opere pubbliche. Alla luce di quanto sopra chiediamo che Regione Lombardia trovi la possibilità di soddisfare la richiesta di finanziamento di questo Comune (e meglio ancora di tutti i 29 non ammessi al finanziamento).

Ciò anche in considerazione del fatto che:  l’importo da concedere al solo comune di Cazzago Brabbia sarebbe dell’ordine di € 135.000,00; l’importo con cui finanziare tutte le 29 richieste escluse dovrebbe aggirarsi attorno ad un valore di: € 5.846.000,00 (= € 11.087.786,69 x 29/55)

Cifre che non appaiono di eccessiva entità, specie se rapportate al bilancio di Regione Lombardia, all’importanza dell’obbiettivo raggiungibile e alle esigenze dei piccoli comuni”.

Cosa risponderà il “gigante” Regione, al piccolo comune di Cazzago?

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Novembre 2016
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