Reguzzoni degradato dalla Lega
Vecchie guerre interne, il direttivo provinciale gli ha tolto la tessera da militante

Il direttivo provinciale della Lega Nord ha declassato l’ex capogruppo Marco Reguzzoni da militante del partito a semplice sostenitore. La decisione è arrivata, su proposta del segretario provinciale Matteo Bianchi, durante il direttivo provinciale che si è tenuto giovedì sera nella sede leghista di Varese.
Il provvedimento è stato votato a maggioranza ma non all’unanimità: ci sono state infatti due astensioni. Reguzzoni era sostanzialmente sotto provvedimento disciplinare da più di un anno, per il suo attivismo a favore di un ipotetico futuro partito politico denominato ” i repubblicani” a cui si sarebbe prestato nel corso del 2015. Decisioni su una sua espulsione toccavano a Matteo Salvini che tuttavia non ha mai voluto entrare nel merito. L’attuale segreteria provinciale ha deciso che era quindi giunto il momento di comminare una sanzione contro l’ex capogruppo.
Reguzzoni tuttavia non è stato espulso dal partito e rimane all’interno della Lega Nord, nonostante, dopo l’accantonamento del segretario federale Umberto Bossi, sia stato oggetto più volte di attacchi da parte della nuova maggioranza guidata da Roberto Maroni prima e da Matteo Salvini poi.
Non tutti nel partito sono ancora convinti che si debba continuare questa faida storica che però secondo i vertici provinciali continua invece a produrre effetti negativi, come accaduto a Busto Arsizio, quando la votazione del presidente del consiglio comunale ha premiato il Pd, facendo emergere rancori e divisioni storiche tra fazioni. Proprio Busto Arsizio é sempre stata la roccaforte di Marco Reguzzoni e della sorella Paola Reguzzoni, oggi bersaglio delle critiche della segreteria provinciale.
Va detto però che la stagione della guerra interna leghista tra i bossiani, di cui Reguzzoni era alfiere, e i maroniani, sembra ormai accantonata. Nel direttivo provinciale infatti sono presenti esponenti come Giampiero Reguzzoni e soprattutto Maurilio Canton, oggi assessore a Brebbia, appena eletto in consiglio provinciale, pienamente inserito negli organi direttivi di partito. Canton é ritornato a essere esponente di un certo peso all’interno dei leghisti del territorio. La guerra tra la corrente maroniana e quella bossiana della Lega iniziò infatti dalla decisione di Umberto Bossi di indicare Canton come segretario provinciale, quando il partito aveva in realtà già deciso di votare un altro candidato. Vecchi rancori superati e miscelati nella nuova Lega salviniana. Solo Reguzzoni rimane un bersaglio di quella stagione.
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se Marco Reguzzoni avesse condiviso l’enorme potere che ha avuto, nessuno oggi avrebbe voluto allontanarlo dalla Lega Nord o comunque sarebbero stati maggiori coloro i quali lo avrebbero difeso rispetto a coloro i quali lo attaccano.