“Inquinamento, gli interventi locali non servono a nulla”
L'analisi della lista Tu@Saronno all'allarme inquinamento che da diverse settimana stringe Saronno con livelli di Pm10 molto alti
L’analisi della lista Tu@Saronno all’allarme inquinamento che da diverse settimana stringe Saronno con livelli di Pm10 molto alti:
Affermare che la responsabilità della pessima aria di Saronno sia della giunta a guida leghista sarebbe intellettualmente disonesto. Opzioni alla mano, quello che il sindaco Fagioli potrebbe fare avrebbe un impatto minimo sul mostruoso livello d’inquinamento cui siamo – come ogni inverno – sottoposti. Lo avevamo già detto ai tempi dei “30 all’ora” di Porro istituiti letteralmente dalla sera alla mattina: pensare di intervenire in maniera efficace sulla qualità dell’aria con misure locali è una pia illusione. Tuttavia, abbiamo uno stringente e fondamentale bisogno che lo si faccia subito. E abbiamo bisogno che a farlo, oggi, sia un sindaco leghista.
Per capire cosa intendiamo serve prima che sia chiaro a tutti come si comportano le sostanze inquinanti. Dovete immaginare la Lombardia come un’immensa vasca da bagno in cui l’acqua è l’inquinamento. Il valore della sua profondità è il livello globale cui tutti siamo sottoposti. Se proviamo a togliere un secchio d’acqua dalla vasca da bagno, non succederà che resti un “buco” nell’acqua, ma accadrà invece che il livello si abbasserà – di poco – in tutta la vasca. Questo è esattamente quello che avverrebbe se, domani, a Saronno si spegnessero tutti i riscaldamenti e si fermassero tutti i motori a scoppio: noi toglieremmo il nostro secchio con grandi sacrifici, ma anziché beneficiarne direttamente, daremmo semplicemente il nostro contributo ad abbassare – di poco – il livello d’inquinamento di una vasta area che circonda la nostra città.
Anche se l’aria non si comporta esattamente come l’acqua, il concetto è che gli interventi puntiformi non servono praticamente a nulla. Servono invece interventi coordinati nella stessa direzione di tutti i comuni delle aree più inquinate. In questo senso, il Protocollo Regionale messo in campo da Regione Lombardia e ARPA è un documento ottimo. Prevede infatti una serie di operazioni che comportano per certo la diminuzione delle sostanze inquinanti, come il blocco del traffico o la riduzione delle temperature. Il grosso – grossissimo – problema è che questo protocollo può essere seguito dai comuni su base volontaria. Invece dovrebbe essere obbligatorio quando si raggiungono determinati livelli d’inquinamento.
La pessima qualità dell’aria a Saronno a dicembre. Allora il nostro sindaco – leghista, esattamente come la giunta regionale Lombarda che ha approvato il Protocollo in questione – dovrebbe avere la forza di buttare il cuore oltre l’ostacolo e, anziché preoccuparsi di “vessare” i cittadini con delle misure troppo restrittive (come abbiamo letto nelle dichiarazioni del presidente della Commissione Ambiente, Carlo Pescatori), dovrebbe farsi capofila dell’esigenza di un territorio di quasi 150.000 persone che soffre oggi ai massimi livelli, nell’ambito del territorio lombardo, il problema dell’inquinamento. Abbiamo bisogno che Fagioli coinvolga i sindaci dei comuni del circondario per azioni aderenti al protocollo da intraprendere tutti insieme. Abbiamo bisogno che vada in Regione, da sindaco della Lega, a farsi portavoce della drammatica situazione in cui versiamo, pretendendo che il protocollo diventi obbligatorio. Abbiamo bisogno che Saronno e il territorio saronnese gridino questa esigenza e ispirino altri territori a fare altrettanto. Ne abbiamo davvero un disperato bisogno.
Perché – vedete – mentre molti pensano che vessare i cittadini sia impedire loro di utilizzare l’auto oppure chiedere di abbassare i riscaldamenti, noi pensiamo che la vera vessazione sia obbligarli a respirare un’aria così inquinata. La Lombardia è tra le zone in Europa con il maggiore tasso di casi di cancro, e purtroppo non è un caso. Chiunque, tra chi legge, può constatarlo attraverso la propria esperienza, anche nel caso di persone molto giovani.
È a questo dramma, che colpisce indiscriminatamente tutte le famiglie, che serve opporsi con forza, ben sapendo che i blocchi del traffico, le domeniche a piedi, i riscaldamenti più bassi, i mezzi pubblici gratis per tutti, se fatti solo a Saronno, serviranno a poco, molto poco.
Se non a gridare, con tutta la forza che abbiamo, che siamo stufi di morire di smog. E davvero non sarebbe affatto poco.
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