Eh sì, Carù di Gallarate è uno dei migliori negozi di dischi al mondo

Nel 2014 il quotidiano britannico Guardian inserì il negozio di piazza Garibaldi tra i negozi indipendenti più interessanti. E a distanza di tre anni la fama di Carù continua a diffondersi

Paolo Carù

Un tempo l’enciclopedia diceva, alla voce Gallarate: «importantissimo nodo ferroviario». Con le sue tre linee, porta tra Milano e due transiti internazionali verso la Svizzera (il passaggio dalla stazione è citato anche in Addio alle armi di Hemingway). Se però incrociate un appassionato di musica (specie un certo tipo di musica, diciamo), vi dirà certamente che Gallarate fa rima con Carù, il celebre negozio di dischi di piazza Garibaldi. Negozio di musica, anzi di dischi: intesi soprattutto come oggetto fisico, disco di vinile percorso da solchi incisi e che ruota – per lo più – a velocità di 33 giri al minuto.

Parliamo di Carù perchè da qualche giorno circola sui wall di Facebook un articolo che ribadisce che Carù Gallarate è tra i migliori negozi di dischi. “Il giro del mondo in 10 negozi di dischi” di Youmanist riprende nella scelta molti dei negozi che nel 2014 erano stati segnalati dal Guardian, storico e apprezzato quotidiano inglese.  «Questa bella villa di Lombardia – scriveva il Guardian – ha pile di dischi e Cd ovunque e un delizioso aroma di cappuccino fumante nell’aria. Promuovono la musica indipendente e ospitano concerti gratuiti nel cortile interno. Anche se non comprate nulla, ve ne andrete sentendovi arricchiti». Rock, blues, folk, americana: se cercate qualcosa di particolare, qui lo trovate a colpo sicuro, di sicuro scoprirete qualcosa di nuovo.

Un anno fa avevamo dedicato a Carù un’intervista per capire come riesce a vivere – e a rimanere punto di riferimento – in un mercato che ha visto scomparire tanti altri negozi storici: l’intervista con Paolo Carù la trovate qui.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 12 Gennaio 2017
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