Nuova vita ai beni confiscati alle mafie: un concorso di idee
Il 10 febbraio la scadenza per far pervenire le proposte: sul sito del Consiglio regionale le modalità di partecipazione

Associazioni, gruppi culturali, studenti ma anche semplici volontari. ll Festival d’idee per scoprire e valorizzare modi originali di riutilizzo dei beni confiscati alle mafie, deciso a dicembre dalla Commissione speciale Antimafia lombardo, d’intesa con il Comitato tecnico scientifico per la legalità e il contrasto alle mafie e l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale lombardo, sta facendo registrare l’arrivo di proposte e idee da parte della società civile anche originali.
Il concorso di idee scadrà il prossimo 10 febbraio, dunque c’è ancora un po’ di tempo per proporre soluzioni di utilizzo delle strutture sequestrate, proposte che devono avere come focus la funzione sociale dei beni confiscati e poggiare quindi su una spinta progettuale e morale che guardi ai beni confiscati come occasione generatrice di nuove opportunità di lavoro.
“La confisca di un bene della mafia rappresenta il momento di rivincita dello Stato sull’illegalità – sottolinea il Presidente della Commissione speciale Antimafia Gianantonio Girelli (Pd) – Abbiamo pensato a un approccio un po’ diverso a questi temi, creando un momento di elaborazione di idee e coinvolgendo persone, realtà e associazioni nella consapevolezza che quando si parla di beni confiscati alla criminalità affrontiamo un tema di cui tutti dobbiamo occuparci, senza distinzione alcuna”.
I numeri dei sequestri in Lombardia
I beni immobili confiscati in Lombardia alla criminalità organizzata, stando ai dati aggiornati al 2015, sono 1275, di cui alcuni non ancora confiscati definitivamente.
La provincia di Milano detiene il maggior numero di beni (776), pari a più della metà del totale regionale. Seguono, molto distanziate, le province di Brescia (114) e Varese (80), fino a quelle di Lodi, Mantova e Sondrio”. Questi dati posizionano la Lombardia al quinto posto in Italia per numero di beni confiscati dopo Sicilia, Campania, Calabria e Puglia.
Rispetto alla natura di questo patrimonio, la maggioranza relativa, ossia il 37%, è rappresentato da appartamenti; il 7% da ville e abitazioni indipendenti, mentre il 25% è costituito da box, garage, autorimesse; soltanto il 7%, invece è rappresentato da terreni. Infine, il 23% è rappresentato magazzini, locali di deposito, negozi, botteghe, alberghi, pensioni, laboratori di arti e mestieri, uffici e studi privati, opifici.
Come partecipare
Per partecipare al concorso di idee occorre compilare entro il 10 febbraio 2017 l’apposito modulo pubblicato sul portale www.consiglio.regione.lombardia.it.
La proposta non dovrà superare i 5.000 caratteri e potrà essere corredata da disegni, foto o video (dimensione massima 20 MB per ciascuna email).
La Commissione, in collaborazione con il Comitato, individuerà le proposte ritenute più ingegnose, intuitive e realistiche, che verranno presentate, preferibilmente a cura dello stesso partecipante, in una giornata dedicata, durante la settimana della legalità prevista per il mese di marzo 2017.
Non è previsto alcun premio o compenso per le proposte presentate e non vi sarà alcuna graduatoria di merito delle stesse. Le proposte saranno pubblicate sul portale istituzionale www.consiglio.regione.lombardia.it
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