Mal di gola: “San Biagio proteggici tu”

La tradizionale festa del Santo protettore degli acciacchi di stagione si sposa con la continuazione degli scavi archeologici

Avarie

Anche per il 2017 si ripropone a Cittiglio la festa di San Biagio che avrà il suo centro nella chiesa romanica dedicata al Santo Vescovo, protettore della gola (chiesa posta sulla collinetta a circa 200 mt dalla stazione e dall’ospedale, inserita nella frazione San Biagio).

Il programma che la parrocchia assieme al “Gruppo Amici di San Biagio” propone è quello a cui siamo oramai da anni abituati e cioè un primo momento venerdì 3 febbraio, con la messa alle 20.30 e seguente benedizione della gola nella chiesetta dedicata al santo; al termine, incanto dei canestri, falò, panettone e vin Brulè;

Domenica 5 febbraio alle ore 9,30 messa con benedizione della gola; al termine, distribuzione del pane benedetto e incanto dei canestri.

Quest’anno il sagrato davanti alla chiesa sarà solo parzialmente agibile perché proprio a ridosso dell’edificio sacro è aperto lo scavo archeologico che indaga sull’antico cimitero che sino al XVII secolo occupava lo spiazzo addossato alla chiesa.

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Nel maggio 2016, infatti, si è iniziato questo scavo che ha beneficiato di un finanziamento da parte della Fondazione Comunitaria per il Varesotto, del Gruppo di San Biagio e dell’Università dell’Insubria di Varese. Lo scavo che è diretto dalla Soprintendenza Archeologica della Lombardia ed è eseguito dal dottor Roberto Mella Pariani, aveva lo scopo di indagare l’antico cimitero e raccogliere reperti ed informazioni circa le sepolture lì conservate e le eventuali strutture sepolte. Al termine della prima tranche di scavi – conclusasi a dicembre – già erano stati portati alla luce vari strati di sepolture risalenti sino al XIII secolo. I reperti raccolti sono stati inviati per lo studio all’università di Varese dove un’equipe di esperti guidati dal professor Armocida e dalla dottoressa Licata provvederanno a catalogarli ed analizzarli compiutamente per scoprire quante più notizie possibili sulla popolazione che viveva nell’intorno di San Biagio nei secoli passati.

L’estremo interesse suscitato dallo scavo compiuto nel 2016 ha suggerito alla parrocchia e all’Università varesina di richiedere un ulteriore finanziamento alla Fondazione Comunitaria per il Varesotto la quale – sensibile alle realtà storico – culturali della provincia varesina – ha concesso un secondo finanziamento di 13.000 euro che, unito a quello che anche per il 2017 l’Università e il “Gruppo Amici di San Biagio” metteranno a disposizione dei lavori (10.000 e 5.000 Euro rispettivamente), permetterà di proseguire lo scavo in un’altra porzione di sagrato. I lavori per questa seconda fase di scavo riprenderanno alla fine del prossimo mese di marzo.

«La partecipazione alla festa di San Biagio 2017 potrà, quindi, essere un’occasione per visionare gli scavi aperti, vedere i lavori fatti e per contribuire in maniera concreta e fattiva al proseguimento dell’indagine archeologica che si sta dimostrando di estremo interesse sia storico che scientifico», ricorda il presidente del “Gruppo Amici di S. Biagio” , l’ingegner Antonio Cellina.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Febbraio 2017
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