Progetto affidi, “un percorso importante”
Diverse le testimonianze durante il convegno di sabato scorso alla Camelot-3SG. Presente anche l'assessore ai servizi sociali

“La testimonianza di una minore affidata a una famiglia, vale tutte le parole di questo mondo. Sentendola ha capito davvero il valore dell’affido, dell’importanza di ricevere il calore, l’affetto e l’attenzione che la madre e il padre naturali (per ragioni diverse) non danno più”.
L’assessore ai Servizi sociali Franco Liccati usa queste parole per far meglio capire il valore dei percorsi compiuti dalla famiglie che si mettono a disposizione per accogliere in casa bambini e bambine, ragazzi e ragazze sotto i 18 anni. Percorso nel quale svolgono un ruolo fondamentale anche gli assistenti sociali e gli operatori di “La casa davanti al sole” e “Naturart”, partner del Comune nel progetto finanziato dalla Fondazione Cariplo che vede Gallarate capofila nella promozione e nella partecipazione “delle famiglie e della comunità nell’affido familiare”. “Un percorso”, assicura l’esponente della giunta di centrodestra, “che non abbandoneremo. Anzi”.
Il convegno di sabato scorso alla Camelot-3SG è arrivato al termine delle diverse iniziative organizzate per raccontare il lavoro svolto e per catturare l’attenzione di chi è disposto a mettersi a disposizione entrando nelle rete, che ha come obiettivo l’accoglimento dei minori. Il messaggio che in molti hanno recepito è che l’affidamento familiare, nelle sue diverse forme, è uno strumento privilegiato per prevenire l’allontanamento di un bambino dalla propri cari.
Questi i numeri forniti: i ragazzi che non hanno ancora raggiunto la maggiore età attualmente collocati in affido con il progetto predisposto dai Servizi sociali dei Due Galli sono 21, di cui nove in affido etero-familiare e otto in ufficio intra-familiare. Quattro, invece, beneficiano di un progetto “di appoggio” ad una famiglia affidataria.
Ci sono poi i 14 minori collocati da soli in una struttura residenziale e i nove che insieme alla propria madre vivono in una struttura per mamma-bambino. Sono invece in tutto 262 i minori (appartenenti a 182 diversi nuclei familiari) seguiti dal servizio tutela.
“Anche la testimonianza delle famiglie”, conclude l’assessore Liccati, “deve fare riflettere. Queste mamme e questi papà che hanno aperto le loro vite ai bambini di altri, hanno parlato di un impegno enorme che però svanisce di fronte a quello che si riceve in cambio in termini di legami affettivi. Io mi rivolgo alle famiglie che intendono iniziare questo progetto, dicendo loro che ai Servizi sociali troveranno tutta l’assistenza necessaria: a chi è disposto a prendersi cura di questi minori si chiede in cambio “solo” di metterci il cuore.
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