L’appello: “Aiutateci ad arredare la casa per gli sfrattati”
L'assessore ai Servizi Sociali annuncia la ristrutturazione di 20 appartamenti dell'ente sfitti perchè inabitabili e chiede aiuto a fondazioni o associazioni caritatevoli per arredare un appartamento di emergenza per chi perde la casa

Sono in arrivo importanti novità nell’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica a Busto Arsizio. Dopo anni di attesa, infatti, l’assessore ai Servizi Sociali Miriam Arabini ha annunciato la ristrutturazione di 20 unità abitative, di proprietà comunale e gestite da Aler, attualmente sfitte a causa della mancanza dei requisiti minimi per l’abitabilità.
Durante la presentazione della sua relazione nel bilancio, nello scorso consiglio comunale, l’assessore ha annunciato «la ristrutturazione di 17 appartamenti grazie ai 200 mila euro messi a disposizione da un bando regionale per la ristrutturazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Oltre a questi verranno resi abitabili altri tre appartamenti che necessitavano di interventi sotto i 5 mila euro di spesa che verranno effettuati direttamente da Aler».
Ma una delle novità più significative è l’edificio di via Tito Speri che l’assessore è riuscito a trasformare in un’abitazione per il social housing che servirà a tamponare l’emergenza abitativa temporanea di chi si ritrova con uno sfratto esecutivo e rischia di finire per strada.
La stessa Miriam Arabini lancia anche un appello: «Siamo riusciti a ristrutturare la struttura e a ricavarne 4 camere, una cucina e un bagno – spiega – ora dobbiamo solo arredarlo ma abbiamo bisogno dell’aiuto di enti, associazioni, fondazioni che possano fornirci alcuni arredi».
Per rendere operativa la casa servono 5 letti, 5 comodini, una cucina, un tavolo, 8 sedie, un lettino per bambino. Chiunque intendesse aiutare a completare questo importante intervento può contattare i Servizi Sociali del Comune.
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