Nuoto per tutti, la piscina di via Palestro abbatte le barriere
La realtà natatoria offre l’opportunità di nuotare, o imparare a farlo gratuitamente, ai ragazzi disabili con un’età compresa tra 6 e i 25 anni
“In acqua insieme”, la piscina di via Palestro abbatte le barriere architettoniche e sociali e diventa una realtà natatoria è in grado di offrire l’opportunità di nuotare, o imparare a farlo gratuitamente, ai ragazzi disabili con un’età compresa tra 6 e i 25 anni.
Il progetto di sport e inclusione sociale, che vede la Spes come ente capofila, l’Anffas Ticino come partner e Fondazione Cariplo e Regione Lombardia come soggetti finanziatori dell’iniziativa, è stato presentato in una conferenza stampa.
«In acqua insieme è una parte di un percorso più ampio che come Spes stiamo portando avanti nella gestione della piscina di Somma – ha spiegato l’Amministratore unico della Somma Patrimonio & Servizi Andrea Gambini – Non dobbiamo infatti dimenticare gli interventi di manutenzione per migliorare gli accessi alla struttura, agli spogliatoi e in vasca. Per quanto riguarda il progetto presentato, occorre inoltre sottolineare le sinergie con il Comune di Somma e le realtà che si occupano di disabilità sul nostro territorio, poiché, oltre ad Anffas, possiamo contare anche sull’Aias. Insomma si tratta di un progetto complesso che ha interessato più livelli, ottenendo anche l’apprezzamento, oltre che il contributo economico, di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia».
“In acqua insieme” inoltre valorizza la pluriennale collaborazione tra la piscina di Somma Lombardo e l’ANFFAS Ticino onlus, due realtà che da 30 anni collaborano proprio per promuovere l’introduzione alla pratica natatoria delle persone con disabilità.
Questa attività, negli anni, ha dato ottimi risultati sotto il profilo psicofisico e in termini di conquista dell’autonomia. «Siamo partiti proprio da qui – ha proseguito Gambini – dalla volontà di continuare a offrire questo importate e utile servizio, focalizzandoci in modo particolare sui giovani, che potranno nuotare e usufruire anche della nostra assistenza in maniera del tutto gratuita. Venire in piscina, per questi ragazzi, diventa anche un momento di integrazione, oltre che di miglioramento del proprio benessere psicofisico».
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