Per Madonna in Campagna Alfredo Cantarello parte dalla scuola
Membro di Comitato Genitori e Consiglio d'Istituto, è candidato per la consulta che comprende anche Arnate: parte dal sostegno a un'idea forte per le scuole. Senza dimenticare altri problemi e potenzialità del quartiere

Alfredo Cantarello si candida per la consulta di Arnate-Madonna in Campagna.
49 anni, dipendente della Pubblica Amministrazione presso l’aeroporto di Malpensa, è padre di quattro figli e ha all’attivo prima di tutto un ruolo nel mondo della scuola: rappresentante di classe, membro Comitato Genitori e Consiglio dell’Istituto Comprensivo Gerolamo Cardano-Padre Lega di Arnate e Madonna in Campagna.
«Ho scelto di candidarmi perché credo che l’impegno di ogni cittadino possa contribuire al miglioramento della propria città a partire dai rioni. Il senso di appartenenza al quartiere di Madonna in Campagna, dove le mie origini risalgono al lontano 1875, quando i miei trisavoli si insediarono in viale Milano, mi stimola ad impegnarmi per renderlo più vivibile, più sicuro e più a misura di famiglia. Se eletto, vorrei che l’Amministrazione Comunale ponesse attenzione ad alcune delle richieste che gli abitanti del quartiere di Madonna in Campagna ritengono prioritarie. Tra queste il trasferimento delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado all’interno dell’ex caserma dell’Aeronautica risolvendo definitivamente l’annosa ed onerosa questione della manutenzione scolastica. Questo, oltre a soddisfare l’attuale aumento di domande d’iscrizione, eviterebbe a chi ha più figli di correre da una scuola all’altra. Permetterebbe la realizzazione di una nuova palestra in grado di soddisfare le attuali esigenze educative motorie che al momento costringono gli alunni delle scuole secondarie di primo grado ad utilizzare la palestra dell’oratorio e, perché no, l’apertura di un asilo nido, considerando che a Madonna in Campagna non ce ne sono. Insomma una ex caserma a misura di famiglia».
Al di fuori della questione relativa alle scuole, Cantarella individua anche altri nodi problematici per il quartiere e altrettante potenzialità: «Esistono poi in via Pacinotti elementi di degrado legati all’occupazione delle vecchie officine F.S. da parte di persone senza fissa dimora, dei quali l’Amministrazione non può non occuparsi. Altra fonte di insicurezza e degrado è il giardino pubblico vicino al cimitero, frequentato da soggetti poco raccomandabili. Di questi giorni è l’atto vandalico che ha divelto un cancello d’ingresso. Una bella realtà, invece, è quella degli orti urbani come momento di aggregazione e riscoperta della vita di campagna: sarebbe bello poterla diffondere maggiormente in altre aree di proprietà comunale. La Consulta è un’occasione per comunicare all’Amministrazione Comunale le necessità e le proposte che nascono nei quartieri, contribuendo insieme a tanti altri al miglioramento della qualità della vita attraverso la cittadinanza attiva».
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