Addio al Nautilus tra ricordi e nostalgia
In moltissimi sui social rimpiangono i tempi dei balli sfrenati a colpi di rock, rap, reggae in una delle cinque sale della discoteca di Cardano la Campo, vera e propria culla per le notte di migliaia e migliaia di ragazzi

Il Nautilus non sarà più una discoteca. Ormai è deciso, il voto all’unanimità in consiglio comunale di Cardano al Campo non lascia spazio ad alternative: il locale, già chiuso da due anni, non sarà riaperto e al suo posto sorgerà con tutta probabilità un supermercato.
Dopo la notizia della chiusura, è l’ora dei ricordi, della rabbia e della nostalgia.
In moltissimi sui social rimpiangono i tempi dei balli sfrenati a colpi di rock, rap, reggae in una delle cinque sale della discoteca di Cardano la Campo, vera e propria culla per le notte di migliaia e migliaia di varesini, varesotti e non solo.
Un po’ di storia del Nautilus
Aperta nel 1969, è stata una delle prime discoteche multisala degli anni ’70 di rilevanza nazionale, con 5 sale e una capienza di oltre 3 mila persone. Nel 1971 la tenne a battesimo Mike Bongiorno (in diretta con la RAI per la notte di Caopodanno), ma da Cardano la Campo passarono anche Mina e Celentano, i Dik Dik, Mal, i Cugini di Campagna, i Nomadi. Vere stelle del panorama della musica italiana tennero serate memorabili: da Vasco nel 1989 a Ligabue, dai Subsonica ai Negrita, i Pooh, i Litfiba, Zucchero, Elio e le Storie Tese, fino ai fenomeni della dance come Gigi D’Agostino, Gabri Ponte, Eiffel 65, i vari deejay delle più note radio, i rapper più in voga come Club Dogo, Fabri Fibra, Caparezza, ma anche Cristina D’Avena e i Gem Boy, i Punkreas, il reggae degli Africa Unite, i Vallanzaska, Derozer, il Banco del Mutuo Soccorso (nel 1974), i Modena City Ramblers, i Verdena, gli Afterhours ed altri e altri ancora.
La cronaca nera
Non si possono scordare le pagine nere della discoteca, spesso al centro di risse serali dovute ad abusi di alcol e droga. Il più tragico è stato senza dubbio quello del dicembre 2000, quando furono uccisi due buttafuori, Stefano Di Stora, 23 anni, e Valerio Torresin, 35 anni, uccisi da Salvatore Greco, titolare di una pizzeria a Ferno, che volle vendicare i due giovani figli precedentemente picchiati dal personale di sicurezza del locale cardanese. Il Nautilus venne chiuso per un anno, travolto dalle polemiche. Negli anni si sono susseguiti episodi meno gravi, ma che hanno comunque riempito le pagine della cronaca locale tra pestaggi, aggressioni, coltellate: fatti di cronaca che non hanno però intaccato l’amore del popolo della notte per il Nautilus.

Le reazioni alla notizia della chiusura
In moltissimi sui social network si indignano, piangono, rimpiangono i bei tempi della discoteca e non vogliono arrendersi alla sua fine, sostituita da un supermercato (la decisione definitiva del consiglio comunale di Cardano al Campo è di venerdì 16 giugno). Qualcuno propone di fare un flash mob di protesta, altri si lasciano andare ai ricordi: un utente di Facebook dice di aver conosciuto sua moglie in una delle sale e chiama i suoi bambini “figli del Nautilus”. Chi ci ha passato tutta l’adolescenza, chi non dimentica le serate in Fossa, chi propone collette per rilevare il locale. Qualcun’altro chiede un’ultima festa rock: vedremo se saranno accontentati…
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