Applausi e commozione: il Campetto per Paul è realtà

Grande partecipazione, sabato 1 luglio, al Centro Campus dove si è tenuto il torneo in memoria di Paolo Talamoni. A lui è stato intitolato uno dei playground

Campus Paolo Talamoni

Una giornata davvero speciale, come avevano promesso gli organizzatori, quella di sabato 1 luglio al Centro Campus di Varese. Il playground più famoso della città ha ospitato la manifestazione in memoria di Paolo “Paul” Talamoni, il 18enne cestista scomparso lo scorso febbraio al termine di una lunga lotta con una malattia.

A onorare Paul, ad abbracciare genitori e parenti, ad applaudire l’inaugurazione di una targa e di un murale a lui dedicato, sono arrivati davvero in tanti. Un centinaio i giocatori che si sono alternati sotto canestro e che hanno partecipato a una spettacolare gara del tiro da tre punti, tante altre le persone che, almeno per qualche minuto, hanno voluto essere presenti all’impianto di Masnago.

Tra gli altri, hanno fatto capolino anche il capitano della Openjobmetis Giancarlo Ferrero (che ha giocato qualche partita), il team manager Max Ferraiuolo e l’assistente allenatore Matteo Jemoli. Ma stilare un elenco è davvero riduttivo in questo caso, perché di volti, noti e meno noti, del mondo del basket locale ce n’erano tanti come si vede nella foto di gruppo, scattata al momento dell’intitolazione ufficiale del campetto a Paolo.

«Giornate come queste non possono far tornare Paolo tra noi, ma aiutano a sopportare il dolore per la sua mancanza. Vi ringrazio tutti a nome della nostra famiglia: dai “cinque dell’Ave Maria” che hanno messo in piedi questa giornata a tutti voi che avete partecipato» ha detto al microfono il papà di Paul, Beppe Talamoni, che ha riallacciato le “scarpe alte” per l’occasione, scendendo in campo durante il “cinque contro cinque” che ha animato l’intero pomeriggio.
«A pochi chilometri da qui sta diluviando, sul cielo del Campus invece splende il sole, e noi sappiamo chi ce lo sta mandando – ha detto invece Andrea Tavian, del gruppo degli organizzatori – Siete intervenuti in tanti: all’inizio temevamo che avanzassero le magliette che avevamo stampato per l’occasione, invece ce ne sarebbero servite ancora di più».

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 02 Luglio 2017
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