Big jump, un tuffo nell’Olona con Legambiente

Un manipolo di coraggiosi oggi pomeriggio ha fatto il bagno nell'Olona per partecipare alla campagna europea "Big jump" per la tutela dei corsi d'acqua

La sfida lanciata da Legambiente di Varese e Malnate anche quest’anno è stata raccolta da un manipolo di coraggiosi, che oggi pomeriggio si sono tuffati nell’Olona per partecipare alla campagna europea “Big jump”.

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L’iniziativa, lanciata da Ern-European Rivers Network è nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla qualità delle acque e sul recupero della balneabilità nei grandi corsi d’acqua e per chiedere che venga tutelata la salubrità dei fiumi.

All’iniziativa hanno partecipato anche Flavio Castiglioni, coordinatore dei circoli del Cigno Verde della Valle Olona, e Dino De Simone, assessore all’Ambiente di Varese, oltre ai volontari varesini.

La campagna è nata nel 2005 per chiedere alle amministrazioni di rispettare, entro il 2015, l’obiettivo di “buono stato ecologico” previsto dalla direttiva 2000/60.

“Purtroppo – spiega Legambiente – questo obiettivo non è stato raggiunto da oltre la metà dei corpi idrici europei (Italia compresa con solamente il 35% dei laghi e il 40% dei fiumi), da quanto dicono i dati parziali a disposizione. Al momento gli Stati devono giustificare i loro ritardi ed hanno tempo fino al 2021 o 2027, motivo in più per continuare a partecipare a questa campagna europea”.

“L’Olona rientra nel complesso bacino Lambro-Seveso-Olona, fa parte dei copri idrici più compromessi della regione – spiega Valentina Minazzi, presidente Legambiente Varese, tra i “temerari” che si sono tuffati nel fiume – ma, mentre nel passato la situazione di criticità era dettata da attività industriali che riversavano nel fiume i loro sottoprodotti di scarto, attualmente risulta sempre più evidente il carico inquinante residuo di origine civile. Mentre la quota attribuibile agli scarichi illegali è oramai sostanzialmente irrilevante molto significativa è la pressione derivante dalle acque trattate dai depuratori. Risulta quindi necessaria e urgente una revisione delle autorizzazioni allo scarico che stabilisca i limiti non più basandosi su tabelle di legge uguali per tutti, ma in funzione della capacità del recettore. E soprattutto un lavoro sistematico di adeguamento dei depuratori di tutto il bacino. Troppi impianti, circa 1/3 di quelli del bacino, presentano gravi non conformità negli scarichi rilasciati”.

“Il Big Jump ci dà l’occasione da un lato di raccontarlo ai concittadini coinvolgendoli in questa campagna piena di significato e, dall’altro, di chiedere a gran voce più tutela e più attenzione verso i nostri fiumi”.

“L’Olona è una parte importante del territorio e della città di Varese – spiega Dino De Simone, assessore all’Ambiente del comune di Varese – Uno dei nostri obiettivi è quello di favorire i lavori per arrivare a depurarlo, riportando a condizioni ecologiche migliori. Vogliamo valorizzare i Plis, Bevera e Cintura Verde, entrambi attraversati dal fiume: per questo stiamo partecipando a dei bandi di finanziamento per poter iniziare i lavori di rinaturalizzazione delle aree più critiche”.

Secondo Flavio Castiglioni coordinatore circoli Valle Olona, non ci sono più scuse: “Il gestore unico, Alfa, ormai è operativo: quello che chiediamo a gran voce alla Provincia è di accelerare le procedure per convogliare lì tutti i consorzi, permettendo una gestione più efficiente dell’ambito”.

Tra tutti i fiumi della provincia l’Olona meriterebbe la massima attenzione: le condizioni del fiume sono migliorate in questi ultimi anni, ma si può ancora fare molto per la qualità delle sue acque e per la conservazione del territorio che ne accompagna il corso. Un territorio altamente urbanizzato, con tante situazioni ormai irrecuperabili, ma che ha ancora diversi luoghi, soprattutto in provincia di Varese, dove natura e paesaggio possono essere tutelati e conservati.

L’area dei Mulini di Gurone, nonostante i tanti interventi dell’uomo, è uno di questi luoghi e la presenza di Legambiente – che sta portando avanti proprio qui alcune esperienze interessanti – diventa un importante presidio.

Il tuffo di oggi nelle acque dell’Olona suona dunque come un monito e un promemoria: “L’Olona è un fiume (non una discarica) e i fiumi sono tutti da vivere”.

Mariangela Gerletti
mariangela.gerletti@varesenews.it

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Pubblicato il 09 Luglio 2017
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