Decreto vaccini: la Lombardia chiede modifiche
Gli assessori di Lombardia e Liguria chiedono l'introduzione dell'obbligo anche per gli operatori sanitari coinvolti e un uso attento della farmacosorveglianza
«Le Regioni Liguria e Lombardia in Commissione Sanità hanno sollevato, insieme ad altre Regioni, critiche tecniche al decreto, riassunte in un documento approvato ad amplissima maggioranza dalle Regioni e che oggi è stato condiviso in Conferenza unificata». È quanto spiegano, in una nota, gli assessori alla Sanità delle Regioni Liguria e Lombardia, Sonia Viale e Giulio Gallera.
«Regione Lombardia e Regione Liguria – spiegano – sono sempre state favorevoli ai vaccini ma contrarie al decreto così come impostato. Nel tempo abbiamo messo in campo iniziative per informare i cittadini e radicare la consapevolezza che vaccinare sia l’unica scelta giusta per la salute».
«Il decreto – aggiungono Viale e Gallera – è stato analizzato dalle Regioni, le quali hanno elaborato un parere che chiede di introdurre alcune modifiche sostanziali al testo e introduce alcuni temi che non erano stati presi in considerazione. Nel documento approvato chiediamo, tra l’altro, di prevedere un maggiore e più attento utilizzo del sistema di farmacovigilanza rispetto alle attività vaccinali e di prevedere l’obbligo di vaccinazione anche per gli operatori sanitari coinvolti nei processi assistenziali ai minori. È su questo documento che Regione Lombardia e Liguria, nella seduta della Conferenza unificata di oggi, hanno espresso il loro parere favorevole. Se queste modifiche saranno accolte integralmente, bene, perché il decreto sarà migliorato. In caso contrario – concludono – se queste modifiche non saranno accolte integralmente, verranno valutate le azioni necessarie ai fini del loro recepimento».
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