Incidenti tra automobilisti e ciclisti, i bigdata fanno emergere i punti critici in provincia
Giovanna Tonazzo ha sviluppato un’analisi basata sui dati della viabilità ciclistica dell'App Strava confrontati con quelli del traffico auto
Anche la cronaca locale porta in primo piano un tema molto sentito a livello nazionale: la convivenza tra automobilisti e ciclisti sulle strade diventa sempre più difficile.
I casi recenti registrati a Gallarate, ma anche gli incidenti più noti come quello di Scarponi e Hayden, hanno dato rilievo ad un fenomeno dalle dimensioni preoccupanti: in Italia 250 ciclisti sono vittima ogni anno di incidenti stradali mortali.
Su questo tema si è incentrato il lavoro di una studentessa di Tradate nell’ambito di un workshop all’interno del master dell’Università Bicocca sui big data. Lei si chiama Giovanna Tonazzo e ha sviluppato un’accurata analisi basata sui dati della viabilità ciclistica in provincia confrontata con quella del traffico auto.
«Ho cercato di restituire uno strumento per la conoscenza precisa del fenomeno, ovvero un’indagine su luoghi e orari di maggiore conflittualità tra traffico automobilistico e traffico ciclistico – spiega Giovanna -».
Per svolgere questa analisi Giovanna si è concentrata su due fonti di dati accessibili e adatti per fare questo tipo di misurazioni in una precisa settimana di giugno. Il primo è Strava (www.strava.com), la popolare applicazione per registrare le performance che utilizzano moltissimi ciclisti attraverso il proprio smartphone. Questa App, infatti, tiene conto di un’infinità di dati relativi alle uscite di ogni ciclista con le relative tracce GPX delle attività svolte.
Per tracciare il traffico auto, invece, la studentessa tradatese ha preso in considerazione un’altra app: HereMaps che, attraverso un meccanismo abbastanza complicato, è in grado di restituire i dati su traffico in tempo reale.
«In questo modo sono riuscita ad incrociare due fonti di dati – racconta Giovanna -: quelli sul traffico automobilistico e quelli sul traffico ciclistico per identificare i punti di maggior conflittualità».
Ne è emersa una mappatura molto dettagliata sulle vie di percorrenza più a rischio.
E una mappa con i punti di maggior incidentalità. «Molti punti sono in corrispondenza di rotonde: qui sia i ciclisti che gli automobilisti dovrebbero prestare la massima attenzione e attenersi rigorosamente al codice della strada. Ma ci sono anche zona particolari e molte informazioni sulla quali si potrebbero proporre interventi. Ad esempio Un punto cruciale è in località Gazzada alla confluenza tra la strada che porta verso il Lago di Varese, lo svincolo autostradale e lo svincolo di Pedemontana: qui i ciclisti potrebbero percorrere la vecchia strada per Buguggiate, che andrebbe segnalata e asfaltata meglio».
Si tratta di uno spunto di ricerca che costituisce l’approccio perfetto per estrarre informazioni dai big data. Si tratta di una mole enorme di dati prodotti dalle applicazioni che usiamo tutti i giorni e che se letti correttamente possono aiutare a proporre idee e soluzioni ai problemi, in questo caso a quelli sulla sicurezza.
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