L’appello degli agricoltori: “Non tagliate l’acqua ai canali”
Il Consorzio Villoresi chiede di posticipare la riduzione delle portate erogate a settimana prossima: "Vogliamo salvaguardare i nostri agricoltori"

Il fatto che il Lago Maggiore sia andato sotto lo zero idrometrico (-2,6 cm alle 10 del 30 agosto, ndr) ha già avuto i suoi contraccolpi con una riduzione dell’erogazione di acqua che sta preoccupando molto gli agricoltori.
In effetti è già dallo dallo scorso 23 agosto che è stata attuata da parte del Consorzio del Ticino una riduzione di portata di 41,5 metri cubi al secondo, mentre nei giorni scorsi a seguito del raggiungimento da parte dei livelli dello zero idrometrico, l’Ente regolatore del Lago Maggiore ha disposto una significativa diminuzione dei prelievi allo stretto indispensabile. Una decisione che ha fatto appello al senso di responsabilità di tutti gli utilizzatori e riservandosi però –su richiesta del Consorzio Est Ticino Villoresi, sentite le associazioni di categoria agricole e valutate le esigenze idriche delle colture ancora in atto– il rinvio delle diminuzioni pianificate al prossimo 4 settembre, data in cui si potranno ridurre le portate derivate dal Ticino al 50% della competenza senza arrecare danni significativi al comparto agricolo servito da ETVilloresi.
Il Consorzio del Ticino ha infatti segnalato che la portata attuale di 199 mc/sec, che dal 1 settembre passerà a 213 mc/sec in relazione al nuovo valore del DMV di 31 mc/sec, potrà essere garantita sino a quando il livello lago sarà a -10 centimetri, quindi ragionevolmente sino a sabato 2 settembre. In seguito i deflussi saranno quelli del regime naturale della Miorina. Tuttavia per la seconda metà della settimana in corso sono attese alcune precipitazioni che dovrebbero riequilibrare la situazione.
«Ci è parso doveroso –ha dichiarato il Presidente del Consorzio Est Ticino Villoresi Alessandro Folli– richiedere un posticipo delle riduzioni annunciate dal Consorzio del Ticino per salvaguardare le realtà agricole dei nostri territori, messe a dura prova da un trend problematico all’insegna di una forte carenza idrica. Siamo convinti che in un momento difficile come l’attuale sia necessario ogni sforzo possibile per permettere ai nostri agricoltori di chiudere al meglio una stagione irrigua particolarmente travagliata, alle prese da un lato con una siccità straordinaria e d’altro con i danni causati da violenti e improvvisi fenomeni temporaleschi»
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